giovedì 25 dicembre 2008
Merry Christmas
Ok. Natale in qualche modo è arrivato con una Road to Christmas abbastanza anonima peggio della Road to Wrestlemani XXV e gli auguri vanno fatti lo stesso nel migliore dei modi. Con il rischio di riposta per la seconda volta (a qualcuno anche per la terza) di fila Oh come all you faithful dei Twisted Sister (se volete potete vedervelo a questo link) ho voluto vedere se c'era il video di una delle canzoni dei Ramones che più mi divertono quando l'ascolto. Il titolo, abbastanza fuorviante, è Merry Christmas (I don't wanna fight tonight) ed è qua di seguito. Insomma. Auguri.
mercoledì 24 dicembre 2008
Taboo
Non è certo un gran taboo
se invocando il buon Gesoo
si discaccia Belzeboo
ma compare Manitoo
che danzando col tootoo
va scegliendo dal menoo
una pasta col ragoo
da mangiare nell'igloo;
e poi quando non ne ha pioo
sen passeggia soo e gioo
scoreggiando del grisoo
se invocando il buon Gesoo
si discaccia Belzeboo
ma compare Manitoo
che danzando col tootoo
va scegliendo dal menoo
una pasta col ragoo
da mangiare nell'igloo;
e poi quando non ne ha pioo
sen passeggia soo e gioo
scoreggiando del grisoo
sabato 20 dicembre 2008
venerdì 12 dicembre 2008
The Black Angel has passed away
La notizia mi ha lasciato un po' triste. Sapevo che era ricoverata e che forse non ce l'avrebbe fatta, ma non posso che essere triste per la scomparsa di Bettie Page.
Bettie fu famosa per le sue foto da modella e per essere una delle prime modelle a fare foto di nudo e di bondage, ma Bettie fu molto di più, fu l'inizio di una rivoluzione che avrebbe avuto luogo pochi anni dopo.
Adieu, splendida pin-up degli anni cinquanta. Ti dobbiamo tutti qualcosa.
Bettie Mae Page
Nashville, 22 aprile 1923 – Los Angeles, 11 dicembre 2008
Bettie fu famosa per le sue foto da modella e per essere una delle prime modelle a fare foto di nudo e di bondage, ma Bettie fu molto di più, fu l'inizio di una rivoluzione che avrebbe avuto luogo pochi anni dopo.
Adieu, splendida pin-up degli anni cinquanta. Ti dobbiamo tutti qualcosa.
Bettie Mae Page
Nashville, 22 aprile 1923 – Los Angeles, 11 dicembre 2008
mercoledì 10 dicembre 2008
sabato 6 dicembre 2008
Tutto nero
No, non sono in periodo pessimista. Tutt'altro.
Capita che, conseguenza fortuita della Gazzetta dello Sport, questo giovedì gli All Blacks fossero a Milanello per una questione di marketing combinato con il Milan tramite l'Adidas. Assieme ad un paio di compagni di squadra andiamo lì (il culo ha voluto anche che fosse il mio giorno di riposo) e ci appostiamo davanti all'ingresso. Lì vediamo arrivare, fare cenni di saluto, ma di entrare non ce n'è perché la sicurezza non fa avanzare molto oltre l'ingresso del cancello. E pensare che eravamo in quattro stronzi lì solo per loro, mica centomila! Insomma, avrebbero potuto anche fare uno strappo alla regola.
Delusi dalla crociata a Milanello ripieghiamo sul negozio Adidas in Corso Buenos Aires dove, alle 17.30 verrano alcuni per fare una sessione d'autografi. Arriviamo lì verso le 14.30, cazzeggiamo, guardiamo e qualcosa si compra anche. Poi, alle 16.00, usciamo dal caldo del negozio per prendere il nostro posto in fila prima che arrivi una moltitudine di gente cosa che puntualmente si realizza. I bastardi del Rugby Monza, complice l'invito girato dall'Adidas a tutte le società del milanese, arrivano con due pullman carichi di bambini. Inutile dire che ci sono due file. Quella Vips e quella degli stronzi. Noi eravamo giustamente in quella degli stronzi, ma quantomeno eravamo in prima fila.
I neozelandesi arrivano con un'ora di ritardo a causa del traffico di Milano (e lì sarebbe da dare del coglione a chi ha organizzato il viaggio da Milanello), fanno l'intervista dentro al negozio mentre noi si muore dal freddo, dopodiché c'è l'entrata scaglionata. Posso solo dire di essere stato uno degli ultimi a ricevere l'autografo di ALi Williams, Dan Carter, Joe Rokokoco e Richie McCaw, autografo fatto sulla maglia della squadra che verrà prontamente incorniciata e appesa in clubhouse, poi i tuttineri vanno via lasciando in parecchi a bocca asciutta. Però, vaffanculo, ne è valsa la pena.
Capita che, conseguenza fortuita della Gazzetta dello Sport, questo giovedì gli All Blacks fossero a Milanello per una questione di marketing combinato con il Milan tramite l'Adidas. Assieme ad un paio di compagni di squadra andiamo lì (il culo ha voluto anche che fosse il mio giorno di riposo) e ci appostiamo davanti all'ingresso. Lì vediamo arrivare, fare cenni di saluto, ma di entrare non ce n'è perché la sicurezza non fa avanzare molto oltre l'ingresso del cancello. E pensare che eravamo in quattro stronzi lì solo per loro, mica centomila! Insomma, avrebbero potuto anche fare uno strappo alla regola.
Delusi dalla crociata a Milanello ripieghiamo sul negozio Adidas in Corso Buenos Aires dove, alle 17.30 verrano alcuni per fare una sessione d'autografi. Arriviamo lì verso le 14.30, cazzeggiamo, guardiamo e qualcosa si compra anche. Poi, alle 16.00, usciamo dal caldo del negozio per prendere il nostro posto in fila prima che arrivi una moltitudine di gente cosa che puntualmente si realizza. I bastardi del Rugby Monza, complice l'invito girato dall'Adidas a tutte le società del milanese, arrivano con due pullman carichi di bambini. Inutile dire che ci sono due file. Quella Vips e quella degli stronzi. Noi eravamo giustamente in quella degli stronzi, ma quantomeno eravamo in prima fila.
I neozelandesi arrivano con un'ora di ritardo a causa del traffico di Milano (e lì sarebbe da dare del coglione a chi ha organizzato il viaggio da Milanello), fanno l'intervista dentro al negozio mentre noi si muore dal freddo, dopodiché c'è l'entrata scaglionata. Posso solo dire di essere stato uno degli ultimi a ricevere l'autografo di ALi Williams, Dan Carter, Joe Rokokoco e Richie McCaw, autografo fatto sulla maglia della squadra che verrà prontamente incorniciata e appesa in clubhouse, poi i tuttineri vanno via lasciando in parecchi a bocca asciutta. Però, vaffanculo, ne è valsa la pena.
martedì 2 dicembre 2008
Rado
Uno degli "svantaggi" dell'andare ad abitare nella propria casa è il fatto che non c'è ancora la linea adsl e non c'è neanche il computer, al lavoro non mi è possibile entrare sul blog e, di conseguenza, chi ne sta risentendo di più del cambio di vita è proprio la Panchina. I post, da qui in avanti fino a quando non saranno stabilite le giuste connessioni, saranno molto più radi perché dovrò pubblicarli dal computer a casa dei miei. Vedrò di programmare qualcosa, ma più che video e immagini non potrò fare, difficile programmare qualcosa che voglia anche essere sul pezzo. Ad esempio: la polemica fra Sky e il governo. Ne posso parlare oggi, perché è una questione di due giorni fa, ma se non ho accesso a Blogspot per una settimana (che non è una cosa gravissima, intendiamoci) parlarne quando la discussione è già fredda viene un po' difficile.
Ieri, visto che ci siamo, Sky ha iniziato a mandare in onda una campagna per sensibilizzare i propri abbonati su quello che succederà il 1 gennaio quando entrerà in atto l'aumento dell'iva. Al di là del fatto che ci lavoro (e che, insomma, avrei piacere che ci fosse una continuazione più duratura del possibile), è un dato di fatto che Sky propone programmi qualitativamente superiori alla Rai e Mediaset, l'ho potuto appurare in questi 4 mesi di lavoro. La scelta è realmente ampia anche se dettata da esigenze di programmazione oraria con continue repliche di film, documentari ed eventi sportivi.
Questo post non vuole essere una pubblicità velata a Sky, però queste cose le propone la tv satellitare di Murdoch e non Mediaset, nonostante il digitale terrestre. E guarda caso Sky è il diretto concorrente di Mediaset. Troppo facile vederci anche una legge che tutela i diritti dell'esimio Pres. del Cons.
Vabbè sto iniziando a perdermi e non ho voglia di dilungarmi oltre perciò vo' in culo a Berlusconi e porto sei.
Ieri, visto che ci siamo, Sky ha iniziato a mandare in onda una campagna per sensibilizzare i propri abbonati su quello che succederà il 1 gennaio quando entrerà in atto l'aumento dell'iva. Al di là del fatto che ci lavoro (e che, insomma, avrei piacere che ci fosse una continuazione più duratura del possibile), è un dato di fatto che Sky propone programmi qualitativamente superiori alla Rai e Mediaset, l'ho potuto appurare in questi 4 mesi di lavoro. La scelta è realmente ampia anche se dettata da esigenze di programmazione oraria con continue repliche di film, documentari ed eventi sportivi.
Questo post non vuole essere una pubblicità velata a Sky, però queste cose le propone la tv satellitare di Murdoch e non Mediaset, nonostante il digitale terrestre. E guarda caso Sky è il diretto concorrente di Mediaset. Troppo facile vederci anche una legge che tutela i diritti dell'esimio Pres. del Cons.
Vabbè sto iniziando a perdermi e non ho voglia di dilungarmi oltre perciò vo' in culo a Berlusconi e porto sei.
lunedì 24 novembre 2008
Una specie di magia
C'è qualche cosa di strano a dormire da solo. Non che non mi sia mai capitato, ma fa un effetto diverso dormire in un letto che non è il solito, in una casa che non è la stessa ma che comunque è tua. Come dire... It's a kind of magic...
sabato 22 novembre 2008
E che festa sia
Stasera si darà il via alle danze. Inaugurerò casa mia e mi daranno una mano un po' di amici. Il tasso alcolico sarà alto e di conseguenza eviterò di tornare a casa dei miei a dormire.
È l'inizio di una nuova avventura? Forse.
È l'inizio di una nuova avventura? Forse.
lunedì 17 novembre 2008
sabato 15 novembre 2008
La cultura del dolore
Nell’arco degli ultimi duemila anni. C’è stata un’organizzazione, una setta, che ha fatto della cultura del dolore il suo punto di forza per sottomettere alla propria fede milioni di persone che, probabilmente, ne avrebbero anche fatto a meno. Stiamo parlando, ovviamente, della società per azioni Chiesa SpA.
A partire dal simbolo con cui si identifica questa setta, un uomo morente su uno strumento di morte, e per stesse dichiarazioni elargite nel corso di due millenni, come ad esempio “gli ultimi saranno i primi” che vuol dire i poveri, i sofferenti, i malati saranno i primi ad entrare in paradiso. Che per me vuol dire: più soffrite più vi guadagnate l’accesso al paradiso.
Ecco quindi che la parola chiave con la quale si deve identificare la Chiesa SpA è dolore. Dolore perché se sei in una condizione pietosa non puoi che pregare il tuo dio per migliorare la tua situazione. Il dolore come mezzo per comunicare con un’entità che non si manifesta mai. Qualcuno potrà obiettare questa affermazione ma non mi sembra di aver visto nuove punizioni alla Sodoma e Gomorra nel frattempo. “Eh ma, il Signore ci ha beneficiato del libero arbitrio”. Ammazzati. Perché quando si fa qualcosa di buono è perché ci ha messo la zampino il Lord in questione e quando succede qualcosa di sbagliato si imputa la colpa all’imperfezione umana e al peccato originale? Perché, se realmente esiste, permette che si rovini il mondo sul quale viviamo massacrandoci a vicenda e estinguendo specie animali e vegetali (e ho qualche dubbi anche su quelle minerali)? La risposta è il libero arbitrio. La controrisposta la sapete già.
Il dolore, dicevamo, è quello che muove il potere spirituale e temporale della Chiesa. È normale, quindi, che vogliano mantenere il controllo su questi due poteri. Diventano perciò inaccettabili alcune scelte di vita, o meglio di morte, a seguito di condizioni non propriamente dignitose, come quella di Piergiorgio Welby e quella di Eluana Englaro. Scelte coraggiose, perché ci vuole molto più fegato a interrompere l’alimentazione (forzata) alla propria figlia invece che restare in un limbo che dura da quasi 17 anni. O forse proprio perché se sono passati così tanti diventa più facile farlo. Ma non per sé stessi. Per lei.
Di tutto questo il signor Englaro ha il mio più profondo rispetto.
A partire dal simbolo con cui si identifica questa setta, un uomo morente su uno strumento di morte, e per stesse dichiarazioni elargite nel corso di due millenni, come ad esempio “gli ultimi saranno i primi” che vuol dire i poveri, i sofferenti, i malati saranno i primi ad entrare in paradiso. Che per me vuol dire: più soffrite più vi guadagnate l’accesso al paradiso.
Ecco quindi che la parola chiave con la quale si deve identificare la Chiesa SpA è dolore. Dolore perché se sei in una condizione pietosa non puoi che pregare il tuo dio per migliorare la tua situazione. Il dolore come mezzo per comunicare con un’entità che non si manifesta mai. Qualcuno potrà obiettare questa affermazione ma non mi sembra di aver visto nuove punizioni alla Sodoma e Gomorra nel frattempo. “Eh ma, il Signore ci ha beneficiato del libero arbitrio”. Ammazzati. Perché quando si fa qualcosa di buono è perché ci ha messo la zampino il Lord in questione e quando succede qualcosa di sbagliato si imputa la colpa all’imperfezione umana e al peccato originale? Perché, se realmente esiste, permette che si rovini il mondo sul quale viviamo massacrandoci a vicenda e estinguendo specie animali e vegetali (e ho qualche dubbi anche su quelle minerali)? La risposta è il libero arbitrio. La controrisposta la sapete già.
Il dolore, dicevamo, è quello che muove il potere spirituale e temporale della Chiesa. È normale, quindi, che vogliano mantenere il controllo su questi due poteri. Diventano perciò inaccettabili alcune scelte di vita, o meglio di morte, a seguito di condizioni non propriamente dignitose, come quella di Piergiorgio Welby e quella di Eluana Englaro. Scelte coraggiose, perché ci vuole molto più fegato a interrompere l’alimentazione (forzata) alla propria figlia invece che restare in un limbo che dura da quasi 17 anni. O forse proprio perché se sono passati così tanti diventa più facile farlo. Ma non per sé stessi. Per lei.
Di tutto questo il signor Englaro ha il mio più profondo rispetto.
giovedì 13 novembre 2008
There's a b-room in my house
Terrore e raccapriccio. C'è qualcosa di inspiegabile nella mia camera da letto. La mia mente vacilla di fronte a quello che mi si para. Luci stroboscopiche sono le visioni che ho solo a pensare che una tale cosa è nella mia casa. Qualcosa di terribile che neanche Cthulhu.
Recupero un po' di lucidità, beve un po' d'acqua e riprendo il fiato. Ad un esame più attendo risulta esserci un'armadio a sei ante, due comodini, una cassettiera ed un letto.
Gioia e godimento.
Recupero un po' di lucidità, beve un po' d'acqua e riprendo il fiato. Ad un esame più attendo risulta esserci un'armadio a sei ante, due comodini, una cassettiera ed un letto.
Gioia e godimento.
mercoledì 12 novembre 2008
martedì 11 novembre 2008
mercoledì 5 novembre 2008
5 novembre
Remember, remember,
the fifth of November,
Gunpowder, treason and plot.
I see no reason why
Gunpowder treason
Should ever be forgot!
the fifth of November,
Gunpowder, treason and plot.
I see no reason why
Gunpowder treason
Should ever be forgot!
sabato 1 novembre 2008
venerdì 31 ottobre 2008
È in arrivo il Grande Cocomero
Quindi, da bravi, stanotte andate in un campo di cocomeri e sedetevi con la vostra copertina azzurra in attesa che arrivi a portarvi tanti doni.
martedì 28 ottobre 2008
Furniture preview
Questo post avrebbe dovuto essere per sabato ma, la recensione per il libro di Micol me l'ha fatto slittare. E d'altronde questo post parla anche di qualcosa che ha avuto luogo questo sabato, nel pomeriggio. Ovvero: mobili acquistati!
Ad una cifra che risulta quasi irrisoria mi sono aggiudicato la camera (con rete e doghe e materasso in lattice) e il soggiorno. Mi auguro che anche la qualità non sia irrisoria!
A breve, magari una volta montati, provvederò a pubblicare qualche foto.
Ad una cifra che risulta quasi irrisoria mi sono aggiudicato la camera (con rete e doghe e materasso in lattice) e il soggiorno. Mi auguro che anche la qualità non sia irrisoria!
A breve, magari una volta montati, provvederò a pubblicare qualche foto.
lunedì 27 ottobre 2008
Happy birthday my beautiful bench warmer
E così, un anno fa, rinasceva dalle sue stesse ceneri la Panchina, passata a miglior vita su space live di msn e ritornata magicamente alla vita (no, non ci ha messo tre giorni) su blogspot, piattaforma meglio apprezzata nel corso di questi 366 giorni. Per questo, come il 27 ottobre di un'anno fa, brindo a voi stappando la mia miglior lattina di chinotto
domenica 26 ottobre 2008
101 cose da fare Milano almeno una volta nella vita - 2
Bene, siete pronti per il secondo tempo? Avete recuperato i popcorn e la coca-cola? Ottimo.
Siamo nel 2008 e, complice Facebook, riallaccio i contatti con Micol trovandola per caso. Di lì a qualche giorno la notizia che è uscito il suo nuovo libro 101 cose da fare a Milano. Mi prometto di comprarlo e così faccio. Quello che leggerete, comprandolo è molto più di una guida turistica di Milano, molto più di una raccolta di aneddoti e leggende milanesi. 101 cose È Milano. Da sempre vista come città operosa, capitale lavorativa d'Italia, Milano ha da anni anche la reputazione di essere una città fredda, poco incline ad ospitare stranieri più o meno di passaggio. Non ha neanche i monumenti in bella vista come a Roma escludendo il Duomo, la Galleria e qualche altro migliaio di chiese, però Milano riserva sorprese su sorprese. Angoli di pace nel caos cittadino, chiesette nascoste con un forte senso della profondità, ricordi oscuri nei parchi dietro alla Basilica di San Lorenzo, bar che tengono vivo il ricordo dei paninari e oscure videoteche che noleggiano e vendono sangue.
Tante curiosità, 101 per l'appunto, che si trasformano in un'itinerario da percorrere in altrettante tappe ma, come dicevo, non è una guida turistica, non nel classico senso del termine. Potete considerla come una guida turistica, ma molto più coinvolgente, come se un vostro amico vi portasse in giro per la sua città mostrandovi tutto quello che è nascosto, invisibile alla gente, raccontando la storia dei monumenti come la vorreste sentire: con passione. Lo stile di scrittura di Micol fa sentire questa sensazione ed aiuta il lettore a farsi coinvolgere da Milano e a capire che invece è una città da amare, che ha un suo lato quasi sensuale ma che lo rivela solo a chi sa coglierne l'essenza.
Insomma, consiglio caldamente l'acquisto (e la lettura, ovviamente) di 101 cose da fare a Milano almeno una volta nella vita di Micol Beltramini perché vi farà innamorare di Milano, se siete di fuori, o ve la farà riscoprire se ci avete vissuto una vita.
Siamo nel 2008 e, complice Facebook, riallaccio i contatti con Micol trovandola per caso. Di lì a qualche giorno la notizia che è uscito il suo nuovo libro 101 cose da fare a Milano. Mi prometto di comprarlo e così faccio. Quello che leggerete, comprandolo è molto più di una guida turistica di Milano, molto più di una raccolta di aneddoti e leggende milanesi. 101 cose È Milano. Da sempre vista come città operosa, capitale lavorativa d'Italia, Milano ha da anni anche la reputazione di essere una città fredda, poco incline ad ospitare stranieri più o meno di passaggio. Non ha neanche i monumenti in bella vista come a Roma escludendo il Duomo, la Galleria e qualche altro migliaio di chiese, però Milano riserva sorprese su sorprese. Angoli di pace nel caos cittadino, chiesette nascoste con un forte senso della profondità, ricordi oscuri nei parchi dietro alla Basilica di San Lorenzo, bar che tengono vivo il ricordo dei paninari e oscure videoteche che noleggiano e vendono sangue.
Tante curiosità, 101 per l'appunto, che si trasformano in un'itinerario da percorrere in altrettante tappe ma, come dicevo, non è una guida turistica, non nel classico senso del termine. Potete considerla come una guida turistica, ma molto più coinvolgente, come se un vostro amico vi portasse in giro per la sua città mostrandovi tutto quello che è nascosto, invisibile alla gente, raccontando la storia dei monumenti come la vorreste sentire: con passione. Lo stile di scrittura di Micol fa sentire questa sensazione ed aiuta il lettore a farsi coinvolgere da Milano e a capire che invece è una città da amare, che ha un suo lato quasi sensuale ma che lo rivela solo a chi sa coglierne l'essenza.
Insomma, consiglio caldamente l'acquisto (e la lettura, ovviamente) di 101 cose da fare a Milano almeno una volta nella vita di Micol Beltramini perché vi farà innamorare di Milano, se siete di fuori, o ve la farà riscoprire se ci avete vissuto una vita.
sabato 25 ottobre 2008
101 cose da fare a Milano almeno una volta nella vita - 1
Ci tengo a parlare, su questo blog inutile, di un libro che ho preso recentemente e che ho letteralmente divorato. Il libro è 101 cose da fare a Milano almeno una volta nella vita e l'autrice è Micol Beltramini Prima sarebbe da spiegare chi è l'autrice, perché lei e non qualcun'altro e perché quel libro. Prego quindi la regia di far partire la tendina per il flashback
Come avrete intuito si torna indietro al 2004. Io lavoravo in una piccola agenzia di comunicazione e, fra i colleghi c'era una ragazza che era lì in qualità di copywriter. Fra i suoi amici, conosciuti fra aperitivi ed uscite varie, c'era questa ragazza minuta dai lineamenti delicati. Questa ragazza, l'avrete già capito, è Micol Beltramini. Sì da il caso che, nel 2005, Micol si ritrovi con un libro di racconti erotici in una mano e con un editore, la Coniglio, pronto a pubblicarglieli. Fra le varie telefonate che Micol fa per avere dei pareri sull'editore ne fa una alla sua amica e, al momento, mia collega mentre era in ufficio e, quindi, di fronte a me. Sta di fatto che sentita la questione mi sono permesso di dirle che poteva fidarsi di Francesco Coniglio perché considerato da tutti nell'ambito dell'editoria a fumetti (ed anche di quella erotica) un signore, uno di quelli che non ti vogliono fottere perché gli garba ma uno che se ha un buon prodotto fra le mani fa di tutto per valorizzarlo. Andò così alle stampe Vienimi nel cuore che da anche il nome al blog di Micol. Nella prima metà del 2006 io cambiai lavoro e persi i contatti con Micol fino a un anno dopo quando, per una serie incredibile di coincidenze venne intervista per la rivista Fox Uomo, dove lavoravo, proprio in quanto autrice del libro mandato alle stampe l'anno prima. Eh no, io non c'entrai nulla nella vicenda. Fu tutto un giro di coincidenze. E si ritorna al 2008. Prego regia mandare la tendina per il ritorno al futuro.
Epperò adesso mi sono reso conto di aver sforato un po' le battute, quindi fine del primo tempo! Andate e prendere i popcorn e ripassate domani per la recensione vera e propria.
Come avrete intuito si torna indietro al 2004. Io lavoravo in una piccola agenzia di comunicazione e, fra i colleghi c'era una ragazza che era lì in qualità di copywriter. Fra i suoi amici, conosciuti fra aperitivi ed uscite varie, c'era questa ragazza minuta dai lineamenti delicati. Questa ragazza, l'avrete già capito, è Micol Beltramini. Sì da il caso che, nel 2005, Micol si ritrovi con un libro di racconti erotici in una mano e con un editore, la Coniglio, pronto a pubblicarglieli. Fra le varie telefonate che Micol fa per avere dei pareri sull'editore ne fa una alla sua amica e, al momento, mia collega mentre era in ufficio e, quindi, di fronte a me. Sta di fatto che sentita la questione mi sono permesso di dirle che poteva fidarsi di Francesco Coniglio perché considerato da tutti nell'ambito dell'editoria a fumetti (ed anche di quella erotica) un signore, uno di quelli che non ti vogliono fottere perché gli garba ma uno che se ha un buon prodotto fra le mani fa di tutto per valorizzarlo. Andò così alle stampe Vienimi nel cuore che da anche il nome al blog di Micol. Nella prima metà del 2006 io cambiai lavoro e persi i contatti con Micol fino a un anno dopo quando, per una serie incredibile di coincidenze venne intervista per la rivista Fox Uomo, dove lavoravo, proprio in quanto autrice del libro mandato alle stampe l'anno prima. Eh no, io non c'entrai nulla nella vicenda. Fu tutto un giro di coincidenze. E si ritorna al 2008. Prego regia mandare la tendina per il ritorno al futuro.
Epperò adesso mi sono reso conto di aver sforato un po' le battute, quindi fine del primo tempo! Andate e prendere i popcorn e ripassate domani per la recensione vera e propria.
giovedì 23 ottobre 2008
Light
Oggi, complice un giorno di riposo ordinario e un giorno di ferie preso da uno dei miei genitori, sono andato a vedere altri mobili. Strano, direte voi, (non è vero, non ce ne frega un cazzo!) non la fai mai. Effettivamente non lo faccio mai, ma il periodo è questo e me lo faccio andar bene.
Ordunque la soluzione mobili sia per la sala che per la camera è stata trovata e rimane solo da andare nel luogo designato, pagare e aspettare che passino da casa mia per sbaglio a montare il mobilio.
E per festeggiare, oggi a pranzo, ho pasteggiato a base di sushi al sushi bar fagocitando, fino a che non ero sazio, alla modica cifra di 10,90 euro più il bere.
Ordunque la soluzione mobili sia per la sala che per la camera è stata trovata e rimane solo da andare nel luogo designato, pagare e aspettare che passino da casa mia per sbaglio a montare il mobilio.
E per festeggiare, oggi a pranzo, ho pasteggiato a base di sushi al sushi bar fagocitando, fino a che non ero sazio, alla modica cifra di 10,90 euro più il bere.
sabato 18 ottobre 2008
Home sweet home
Ieri ho avuto modo di vedere le due ultime pareti completate: una phigata! Il bronzo è veramente bello e con la luce del sole fa splendidi effetti sfumati che gli fanno prendere venature rosse. È un prodotto, quello delle terre fiorentine, che è consigliato a chi ha voglia di spendere visto che, dal grossista, una latta da 5 chili costa 130 euro più l'inevitabile ricarico di chi fa il lavoro. Nel mio caso la fortuna ha voluto che chi facesse il lavoro era mio zio e non ho avuto ricarichi.
Passando invece alla parete della camera anche lì il lavoro venuto è decisamente superbo e sto iniziando ad avere la frenesia di riempire casa con i mobili e le mie vaccate. Ed è per questo che oggi ho iniziato il giro dei mobilifici visitandone quattro uno in fila all'altro recuperando, nel frattempo, anche un set di pentole (quindi sì, posso cucinare a casa mia), delle tazzine e i plafoni per la camera e il bagno.
Pensavo di non riuscire a superare la giornata di oggi, ma evidentemente la cosa mi è passata via leggera. Diventerò uno di quelli che passano il sabato pomeriggio all' Ikea? Cazzo! Mi auguro proprio di no!
Passando invece alla parete della camera anche lì il lavoro venuto è decisamente superbo e sto iniziando ad avere la frenesia di riempire casa con i mobili e le mie vaccate. Ed è per questo che oggi ho iniziato il giro dei mobilifici visitandone quattro uno in fila all'altro recuperando, nel frattempo, anche un set di pentole (quindi sì, posso cucinare a casa mia), delle tazzine e i plafoni per la camera e il bagno.
Pensavo di non riuscire a superare la giornata di oggi, ma evidentemente la cosa mi è passata via leggera. Diventerò uno di quelli che passano il sabato pomeriggio all' Ikea? Cazzo! Mi auguro proprio di no!
lunedì 13 ottobre 2008
News from the home
Voglio rassicurare tutti coloro che mi seguono (uno o due macachi e due gechi) che la questione casa non è in sospeso, ma in piena attività.
Finite (o quasi) le pulizie di routine, finito (o quasi) di pittare le pareti, sto entrando nella fase di arredamento. E la cosa un po' mi spaventa. Non sono ancora pronto mentalmente a passare un'intero sabato a vedere mobili ed il problema è che saranno parecchi sabati. Ma ne verrò fuori e sarò un Fuma nuovo, già lo sento quando entro in casa con il divano, parte delle stoviglie riposte nei luoghi idoneei, iniziare a far spesa per riempire la credenza qualora dovessi offrire qualcosa (ma ci sono sempre i Campari in frigo che aspettano di essere bevuti). Sta per aprirsi una nuova stagione della mia vita e, sperando che non sia quella di caccia, vedrò di farmi trovare pronto
Finite (o quasi) le pulizie di routine, finito (o quasi) di pittare le pareti, sto entrando nella fase di arredamento. E la cosa un po' mi spaventa. Non sono ancora pronto mentalmente a passare un'intero sabato a vedere mobili ed il problema è che saranno parecchi sabati. Ma ne verrò fuori e sarò un Fuma nuovo, già lo sento quando entro in casa con il divano, parte delle stoviglie riposte nei luoghi idoneei, iniziare a far spesa per riempire la credenza qualora dovessi offrire qualcosa (ma ci sono sempre i Campari in frigo che aspettano di essere bevuti). Sta per aprirsi una nuova stagione della mia vita e, sperando che non sia quella di caccia, vedrò di farmi trovare pronto
sabato 11 ottobre 2008
Diesel XXX
Trent'anni di Diesel non sono pochi, e per festeggiarli, la casa veneta ha pensato di festeggiarli a suo modo. Un inno al Kitsch, alla comunicazione fatta insana allegria.
Buona visione
Buona visione
venerdì 10 ottobre 2008
Democrazia cinese
È notizia di oggi che vuole, per il 23 novembre, il nuovo album dei Guns & Roses. Non sono un grande fan dei G&R, ma vedo di far luce un po' sulla questione.
Chinese Democracy è forse il disco con la maggior lavorazione della storia della storia in quanto sotto i ferri di Axl Rose da ben sedici anni, a suo dire perché mai pienamente soddisfatto del prodotto finito. Quindi ripreso, disfatto, rifatto, rielaborato in un ciclo perpetuo durato tre lustri. Facendo un paragone azzardato, si potrebbe dire che Axl Rose è una moderna Penelope che tesse di giorno il suo arazzo, Chinese Democracy, disfandolo la notte per non dover scegliere un marito fra i Proci, i fan dei G&R.
Dopo aver sparato una bella cazzata, mi consento di esprimere perplessità sull'effettiva qualità del prodotto. Nulla da ridire sulle manie di perfezionismo, forse eccessive, del leader dei Guns, ma l'altra metà del cielo del gruppo, Slash, ha da tempo abbandonato il gruppo per scazzi con Rose e, soprattutto, voglia di fare altro. D'altra parte non si può chiedere ad un chitarrista di stare fermo sedici anni e quindi s'è inventato un progetto, i Velvet Revolver, che bene o male ha dato i suoi frutti e siccome in Chinese Democracy Slash è completamente assente è lecito
avere qualche dubbio sullo stile delle corde.
Questa non vuol essere affatto una stroncatura, specie considerando che manca oltre un mese all'uscita, ma credo anche che molti fan saranno delusi dal disco, esattamente come sto leggendo, in questi giorni, critiche, in alcuni
casi anche pesanti, contro l'ultimo album dei Metallica.
Personalmente non ho nulla contro entrambi i gruppi, ma sia i Metallica che i Guns ci guadagnerebbero ritirandosi in tempo utile. Mi viene in soccorso, per spiegare meglio il concetto che sto cercando di esprimere, la canzone Sunset Boulevard degli Elio e le storie tese del quale prendo qualche stralcio
Ti gridavano: " Fenomeno ! ", ora invece gridano: " Bu' "; un signore grasso e lento giunto al viale del tramonto. Dai ascolto a chi ti vuole bene, campione, fallo anche tu; meglio adesso che sei un mito, da domani sarai un peto.
Ecco, grazie Stefano, grazie Nicola. Se foste due dei più grandi gruppi metal e hard rock degli anni 90, uno con una
serie di ultime brutte produzioni in sequenza e l'altro con un probabile, quanto vagamente annunciabile, flop, non vi ritirereste dalle scene nel vostro momento di forma migliore per lasciare un buon ricordo?
Chinese Democracy è forse il disco con la maggior lavorazione della storia della storia in quanto sotto i ferri di Axl Rose da ben sedici anni, a suo dire perché mai pienamente soddisfatto del prodotto finito. Quindi ripreso, disfatto, rifatto, rielaborato in un ciclo perpetuo durato tre lustri. Facendo un paragone azzardato, si potrebbe dire che Axl Rose è una moderna Penelope che tesse di giorno il suo arazzo, Chinese Democracy, disfandolo la notte per non dover scegliere un marito fra i Proci, i fan dei G&R.
Dopo aver sparato una bella cazzata, mi consento di esprimere perplessità sull'effettiva qualità del prodotto. Nulla da ridire sulle manie di perfezionismo, forse eccessive, del leader dei Guns, ma l'altra metà del cielo del gruppo, Slash, ha da tempo abbandonato il gruppo per scazzi con Rose e, soprattutto, voglia di fare altro. D'altra parte non si può chiedere ad un chitarrista di stare fermo sedici anni e quindi s'è inventato un progetto, i Velvet Revolver, che bene o male ha dato i suoi frutti e siccome in Chinese Democracy Slash è completamente assente è lecito
avere qualche dubbio sullo stile delle corde.
Questa non vuol essere affatto una stroncatura, specie considerando che manca oltre un mese all'uscita, ma credo anche che molti fan saranno delusi dal disco, esattamente come sto leggendo, in questi giorni, critiche, in alcuni
casi anche pesanti, contro l'ultimo album dei Metallica.
Personalmente non ho nulla contro entrambi i gruppi, ma sia i Metallica che i Guns ci guadagnerebbero ritirandosi in tempo utile. Mi viene in soccorso, per spiegare meglio il concetto che sto cercando di esprimere, la canzone Sunset Boulevard degli Elio e le storie tese del quale prendo qualche stralcio
Ti gridavano: " Fenomeno ! ", ora invece gridano: " Bu' "; un signore grasso e lento giunto al viale del tramonto. Dai ascolto a chi ti vuole bene, campione, fallo anche tu; meglio adesso che sei un mito, da domani sarai un peto.
Ecco, grazie Stefano, grazie Nicola. Se foste due dei più grandi gruppi metal e hard rock degli anni 90, uno con una
serie di ultime brutte produzioni in sequenza e l'altro con un probabile, quanto vagamente annunciabile, flop, non vi ritirereste dalle scene nel vostro momento di forma migliore per lasciare un buon ricordo?
martedì 7 ottobre 2008
Accadde il: 6 ottobre
6 ottobre 2008, Roma - Inizia la più grande maratona fantasy della storia: sette giorni di lettura ininterrotta della Bibbia. "Piogge infuocate, angeli, diavoli, tradimenti e resurrezioni: altro che Il Signore degli Anelli!" il commento di un fan.
domenica 5 ottobre 2008
Mena il tuo colpo più duro, amico
I consigli del vecchio Pork Chop Express sono preziosi, specialmente nelle serate buie e tempestose, quando i fulmini lampeggiano, i tuoni rimbombano e la pioggia viene giu' in goccie pesanti come piombo. Basta che vi ricordiate cosa fa il vecchio Jack Burton, quando dal cielo arrivano frecce sotto forma di pioggia e i tuoni fanno tremare i pilastri del cielo. Sì, il vecchio Jack Burton guarda il ciclone scatenato proprio nell'occhio e dice: "Mena il tuo colpo più duro, amico. Non mi fai paura"
Si capisce che ieri mi sono visto Grosso guaio a Chinatown?
Si capisce che ieri mi sono visto Grosso guaio a Chinatown?
sabato 4 ottobre 2008
Trova le differenze
I tre video sono ormai datati, ma nell'ottica di quella che è una pseudo rubrica ci stanno.
Le Vibrazioni - Dedicato a te
purtroppo il video nella versione bionda aveva la funzione di incorporamento disattivata, per cui ve la beccate mora
Elio e le Storie Tese - Shpalman
Frankie Hi-Nrg - Chiedi Chiedi
Le Vibrazioni - Dedicato a te
purtroppo il video nella versione bionda aveva la funzione di incorporamento disattivata, per cui ve la beccate mora
Elio e le Storie Tese - Shpalman
Frankie Hi-Nrg - Chiedi Chiedi
lunedì 29 settembre 2008
Cecce Haiku
La mia cicci
mi ha dato il cocco
ed ora faccio la cacca
che dal mio ano fa cuccu
mi ha dato il cocco
ed ora faccio la cacca
che dal mio ano fa cuccu
sabato 27 settembre 2008
Accade il: 26 settembre
26 settembre 2008, Milano - Il portiere del Milan Christian Abbiati dichiara di non vergognarsi di sentirsi fascista, di fare scorregge in ascensore, di ruttare in pubblico e di ignorare cosa significhi la parola vergogna.
mercoledì 24 settembre 2008
Titti haiku
A tutti,
come a Totti,
piacciono le tette.
Basta avere tatto.
come a Totti,
piacciono le tette.
Basta avere tatto.
lunedì 22 settembre 2008
Giocattoli per la bontà divina
Volevo scegliere un video degli Hellacopter, band svedese che ho avuto il piacere di vederla suonare dal vivo ad un concerto un po' d'anni fa. Ora questi bravi ragazzi hanno deciso di prendere ognuno la propria strada e, salvo reunion, non avrò modo di riverderli.
Tornando al video da scegliere, ero indeciso fra Toy and Flavour tratto da High visibility, il quarto album, e By the grace of God che è la title track del quinto (e di conseguenza omonomio) album.
Beh. Ho deciso di postarle entrambe. Ecchisenfrega direte voi. E no, quello lo dice Marco Masini.
Ecco a voi, quindi, Toys and Flavour
e By the grace of God
Tornando al video da scegliere, ero indeciso fra Toy and Flavour tratto da High visibility, il quarto album, e By the grace of God che è la title track del quinto (e di conseguenza omonomio) album.
Beh. Ho deciso di postarle entrambe. Ecchisenfrega direte voi. E no, quello lo dice Marco Masini.
Ecco a voi, quindi, Toys and Flavour
e By the grace of God
sabato 20 settembre 2008
Put one's bike in for its MOT.
Appena ritirata la moto dal meccanico e mi sento già meglio... Niente più sveglie ad orari assurdi (8.30 per iniziare alle 11.00, ma stiamo scherzando?) e tempi di percorrenza nella media di 30 min. Senza contare il grande vantaggio di stare ai propri orari, alle proprie voglie, ai propri ritardi e non di quelli dei signori delle Ferrovie Nord.
D'altronde sogno un mondo dove in un futuro (non molto lontano, mi auguro) ci sia il teletrasporto che consenta il trasferimento casa-lavoro e lavoro-casa in un battito di ciglia per lasciare i viaggi lunghi (che a quel punto anche quindici minuti lo saranno) a chi si vuole godere il paesaggio, le curve di una strada di montagna, avere sulla propria destra il mare che rilascia le onde sulla spiaggia.
D'altronde sogno un mondo dove in un futuro (non molto lontano, mi auguro) ci sia il teletrasporto che consenta il trasferimento casa-lavoro e lavoro-casa in un battito di ciglia per lasciare i viaggi lunghi (che a quel punto anche quindici minuti lo saranno) a chi si vuole godere il paesaggio, le curve di una strada di montagna, avere sulla propria destra il mare che rilascia le onde sulla spiaggia.
venerdì 19 settembre 2008
Addicted?
Come non dar torto a questa vignetta di Bobo Artefatti?
giovedì 18 settembre 2008
Toccami Silvio!
Mi piaci, ah ah
mi piaci, ah ah ah
mi piaci tanto tanto tanto ah
sembra incredibile ma ho un fioretto per te
Mi piaci, ah ah
mi piaci, ah ah ah
mi piace tanto tanto tanto ah
questo strano duello che faccio con te
Si chiama tuca tuca tuca
mi ha toccato Silvio
per potergli dire
mi piaci mi piaci mi piaci mi piaci mi pia…
Ti voglio, ah ah
ti voglio, ah ah ah
è tanto bello bello star con te
e quando ti guardo lo sai che voglio un posto in tv
Si chiama tuca tuca tuca
mi ha toccato Silvio
per potergli dire
mi piaci mi piaci mi piaci mi piaci mi pia…
Ti voglio, ah ah
ti voglio, ah ah ah
è tanto bello bello star con te
e quando ti guardo lo sai che voglio un posto in tv
Si chiama tuca tuca tuca
mi ha toccato Silvio
per potergli dire
mi piaci mi piaci mi piaci mi piaci mi pia…
Ti voglio, ah ah
ti voglio, ah ah ah
è tanto bello bello star con te
e quando ti guardo lo sai che voglio un posto in tv, ah ah
e quando ti guardo lo sai che voglio un posto in tv, ah ah
e quando mi guardi lo so cosa tu vuoi da me
mi piaci, ah ah ah
mi piaci tanto tanto tanto ah
sembra incredibile ma ho un fioretto per te
Mi piaci, ah ah
mi piaci, ah ah ah
mi piace tanto tanto tanto ah
questo strano duello che faccio con te
Si chiama tuca tuca tuca
mi ha toccato Silvio
per potergli dire
mi piaci mi piaci mi piaci mi piaci mi pia…
Ti voglio, ah ah
ti voglio, ah ah ah
è tanto bello bello star con te
e quando ti guardo lo sai che voglio un posto in tv
Si chiama tuca tuca tuca
mi ha toccato Silvio
per potergli dire
mi piaci mi piaci mi piaci mi piaci mi pia…
Ti voglio, ah ah
ti voglio, ah ah ah
è tanto bello bello star con te
e quando ti guardo lo sai che voglio un posto in tv
Si chiama tuca tuca tuca
mi ha toccato Silvio
per potergli dire
mi piaci mi piaci mi piaci mi piaci mi pia…
Ti voglio, ah ah
ti voglio, ah ah ah
è tanto bello bello star con te
e quando ti guardo lo sai che voglio un posto in tv, ah ah
e quando ti guardo lo sai che voglio un posto in tv, ah ah
e quando mi guardi lo so cosa tu vuoi da me
mercoledì 17 settembre 2008
Perché le cose, se devono succedere, succedono tutte assieme
Eh sì perché metti che devi fare il tagliando alla moto, da un meccanico la devi portare e quindi sei senza due ruote per andare al lavoro. E considerando che magari hai il turno della mattina nel quale inizi alle 5.00 (e non sono post meridiem) e i treni iniziano ad andare un'ora dopo allora valuti per quei giorni di usare la macchina, tanto alle 4.30 in tangenziale non c'è nessuno e alle 13.30, quando esci dal lavoro, non c'è il traffico intasato delle 8.00.
Capita quindi che la macchina di cui sopra abbia una perdita d'olio e che, di ritorno, si vada a rasentare la fusione atomica del motore. Fortunatamente riesci a metterci l'olio, 2 Kg dopo che l'altro ieri ne avevi messo 1 litro e che, di conseguenza, tu propenda per portarlo al tuo meccanico di fiducia perché, giustamente, non ti fidi a fare altri 120 chilometri fra domani e dopodomani quando, ipoteticamente, vai a ritirare la moto dal meccanico.
Il risultato è una mancanza di mezzi che ti obbliga a chiedere ad un collega (grazie!) a cambiare il turno con il suo passando quindi al centrale sperando che l'indomani non ci sia lo sciopero dei treni.
Capita quindi che la macchina di cui sopra abbia una perdita d'olio e che, di ritorno, si vada a rasentare la fusione atomica del motore. Fortunatamente riesci a metterci l'olio, 2 Kg dopo che l'altro ieri ne avevi messo 1 litro e che, di conseguenza, tu propenda per portarlo al tuo meccanico di fiducia perché, giustamente, non ti fidi a fare altri 120 chilometri fra domani e dopodomani quando, ipoteticamente, vai a ritirare la moto dal meccanico.
Il risultato è una mancanza di mezzi che ti obbliga a chiedere ad un collega (grazie!) a cambiare il turno con il suo passando quindi al centrale sperando che l'indomani non ci sia lo sciopero dei treni.
martedì 16 settembre 2008
L'Italia non è un paese razzista
È la cantilena che si sente ripetere da due giorni a questa parte in seguito all'uccisione, a sprangate in faccia, di un ragazzo di colore reo di aver rubato dei dolci.
L'Italia non è un paese razzista nella stessa misura per la quale l'Italia non è un paese cattolico.
L'Italia non è un paese razzista nella stessa misura per la quale in Italia non ci sono mafiosi al governo.
L'Italia non è un paese razzista nella stessa misura per la quale in Italia l'ultima campagna elettorale non è stata incentrata sulla paura del diverso e dello straniero.
Ora respirate.
L'Italia è un paese razzista perché abbiamo avuto il ventennio fascista. E certe cose non sono andate perdute.
L'Italia è un paese razzista perché la Lega ha basato la sua campagna elettorale sull'alimentare la paura dello straniero che viene in Italia a rubare i nostri averi, stuprare le nostre donne e rubare il nostro lavoro. E la Lega è al governo grazie anche ad un aumento sostanziale della base elettorale.
L'Italia è un paese razzista perché gli on. La Russa, Mussolni (!!!), Santanché, Storace, Alemanno, hanno sempre salutato romano e solo perché non alzano la mano destra tesa da qualche anno non vuol dire che mentalmente non lo facciano.
L'Italia è un paese razzista perché esponenti dell'attuale governo hanno espresso il desiderio di sparare ai barconi pieni di gente che arrivano dall'Africa.
L'Italia è un paese razzista.
L'Italia non è un paese razzista nella stessa misura per la quale l'Italia non è un paese cattolico.
L'Italia non è un paese razzista nella stessa misura per la quale in Italia non ci sono mafiosi al governo.
L'Italia non è un paese razzista nella stessa misura per la quale in Italia l'ultima campagna elettorale non è stata incentrata sulla paura del diverso e dello straniero.
Ora respirate.
L'Italia è un paese razzista perché abbiamo avuto il ventennio fascista. E certe cose non sono andate perdute.
L'Italia è un paese razzista perché la Lega ha basato la sua campagna elettorale sull'alimentare la paura dello straniero che viene in Italia a rubare i nostri averi, stuprare le nostre donne e rubare il nostro lavoro. E la Lega è al governo grazie anche ad un aumento sostanziale della base elettorale.
L'Italia è un paese razzista perché gli on. La Russa, Mussolni (!!!), Santanché, Storace, Alemanno, hanno sempre salutato romano e solo perché non alzano la mano destra tesa da qualche anno non vuol dire che mentalmente non lo facciano.
L'Italia è un paese razzista perché esponenti dell'attuale governo hanno espresso il desiderio di sparare ai barconi pieni di gente che arrivano dall'Africa.
L'Italia è un paese razzista.
lunedì 15 settembre 2008
The Coca Cola Index
Recentemente ho avuto di che parlare del Coca Cola Index con un collega. Non ricordandomi com'era la teoria ho recuperato dal blog di IdiotaIgnorante il suo post, copiato ed incollato a memoria futura.
Qualche mese fa, in una discussione telematica su temi estremamente elevati come Civiltà, Occidente, Tradizioni, Valori, Donne Nude (no, queste ultime mancavano purtroppo), uno degli interlocutori sbottò, piuttosto incazzoso:
"Ma che vi prende? Valutate il vostro benessere da quanta CocaCola potete bervi al giorno?"
o comunque una frase dello stesso tono & argomento. Chi sosteneva quella posizione è radicalmente antiimperialista e dunque gli addentellati e i sottintesi e tutto il resto sono deducibili senza grossi problemi. Io credo di aver risposto con una battuta e poi chi se lo ricorda, il resto della discussione. Però m'è venuto in mente, questo discorso, proprio l'altro giorno nella gozzoviglia pasquale. E cioè, ha senso valutare il nostro benessere da quanta CocaCola possiamo berci al giorno? Sono arrivato ad una conclusione piuttosto rapidamente, e la scrivo bene più sotto, a fine post, per evitare che venga fraintesa.
Ragioniamoci sopra, vedrete che è semplicerrimo. Quanta CocaCola possiamo berci al giorno? Quanta ce ne pare. Questo perché la CocaCola si trova ovunque e a prezzi accessibili a tutti. In quali zone del mondo succede la stessa identica cosa? Il criterio di selezione è questo: la CocaCola deve essere disponibile in quantità sterminata a prezzi irrisori per tutta la popolazione locale, anche un barbone deve poter raccattere pochi spiccioli ed essere in grado di bersi la sua CocaCola senza problemi; e la si deve poter trovare dappertutto, bar, supermercati, rivenditori automatici, nei ristoranti, nei fastfood, ovunque. Approssimando per difetto, cioè eliminando dall'elenco tutti i posti per cui ho anche la minima incertezza, vengono fuori i seguenti luoghi: Europa, Nordamerica, Giappone, Oceania.
Tutti questi luoghi sono contraddistinti da:
- Industrialismo avanzato;
- Tecnologia a go-go;
- Medicina avanzata;
- Alfabetizzazione;
- Istruzione;
- Libero accesso alla conoscenza;
- Cibo a prezzi bassi e in grande quantità;
- Ottant'anni di vita media.
Insomma, mica male. E' tutto questo merito della CocaCola? Manco per il cazzo. Sono solo caratteristiche tipiche di un paese in cui la celebre bevanda è disponibilissima a prezzi stracciati. A sentir dire l'Eco Antiimperialista, è quella parte orribile del mondo tutta capitalista yankee merda IsDraele etc etc. In realtà, la CocaCola è un sintomo, non è una causa. E' il sintomo di tutto quell'elenco lì sopra. L'idea di finire decapitato perché credi che il tuo teocrate/signore della guerra/capo di partito/lider sia uno stronzo certamente non ci piace, e questo, guarda caso, succede in posti che non presentano, fra i sintomi, la CocaCola. Stabiliamo dunque un bel CCI, un CocaCola Index: Europa, Nordamerica, Giappone, Oceania hanno CCI 1, gli altri c'è da stabilirlo ma son messi peggio e quindi stanno più giù in graduatoria.
Naturalmente questa non è l'apologia del "migliore dei mondi possibili". Ci sono miliardate di "mondi possibili", l'equazione di Everett tanto li descrive tutti, e comunque se c'è questo non ci sono gli altri e quindi è inutile scassare tanto la nerchia. Fra i mondi esistenti, di sicuro questo è meglio, però, ahr ahr ahr. Che poi di cose da migliorare ce ne siano una betoniera lo so anch'io, come il fatto che la distribuzione della ricchezza sia iniqua e tutte queste cose. Fatto sta che ogni cultura ancora indietro, per quel che mi riguarda, ci guadagnerebbe a migliorare il proprio CCI e contemporaneamente potrebbe benissimo tenersi gran parte dei propri usi e costumi, solo aggiornandosi all'era del CCI buttando via le anticaglie e i rimasugli medievali - per dire, se l'Iran o la Cina salissero in zona CCI 1, sarebbero molto diversi da come sono oggi, sicuramente migliori grazie all'eliminazione dei propri orrendi regimi, ma ancora molto diversi da noi perché secoli di diversa cultura non passano via così a ufo.
Ed ecco che la stolida opposizione criptoluddista dei movimenti ambient-ecologist-idiot che trova adito sui vari Echi Antiimperialisti viene continuamente minata dalla sua stessa autoreferenza e deficienza. Non si riesce a capire come mai tutte le cose di cui tanto ci si lamenta, i vari demonizzati ormoni, fertilizzanti, onde elettromagnetiche, nucleare, plastica, ogm, etc etc, insomma, tutti i mostri tecnologici ricoperti di strali negli ultimi cinquant'anni, ecco, sono abbondantissimi e pervasivi in quelle zone del mondo in cui la vita media è più lunga e meno dura, e non dove si muore di stenti. Questo non significa che non si debba essere prudenti e che si possa smerdare tutto impunemente, anzi - certamente gli sprechi dissennati e l'inquinamento vanno ridotti e razionalizzati.
E quindi rieccoci a bomba.
"Ma che vi prende? Valutate il vostro benessere da quanta CocaCola potete bervi al giorno?"
Risposta: SI.
Qualche mese fa, in una discussione telematica su temi estremamente elevati come Civiltà, Occidente, Tradizioni, Valori, Donne Nude (no, queste ultime mancavano purtroppo), uno degli interlocutori sbottò, piuttosto incazzoso:
"Ma che vi prende? Valutate il vostro benessere da quanta CocaCola potete bervi al giorno?"
o comunque una frase dello stesso tono & argomento. Chi sosteneva quella posizione è radicalmente antiimperialista e dunque gli addentellati e i sottintesi e tutto il resto sono deducibili senza grossi problemi. Io credo di aver risposto con una battuta e poi chi se lo ricorda, il resto della discussione. Però m'è venuto in mente, questo discorso, proprio l'altro giorno nella gozzoviglia pasquale. E cioè, ha senso valutare il nostro benessere da quanta CocaCola possiamo berci al giorno? Sono arrivato ad una conclusione piuttosto rapidamente, e la scrivo bene più sotto, a fine post, per evitare che venga fraintesa.
Ragioniamoci sopra, vedrete che è semplicerrimo. Quanta CocaCola possiamo berci al giorno? Quanta ce ne pare. Questo perché la CocaCola si trova ovunque e a prezzi accessibili a tutti. In quali zone del mondo succede la stessa identica cosa? Il criterio di selezione è questo: la CocaCola deve essere disponibile in quantità sterminata a prezzi irrisori per tutta la popolazione locale, anche un barbone deve poter raccattere pochi spiccioli ed essere in grado di bersi la sua CocaCola senza problemi; e la si deve poter trovare dappertutto, bar, supermercati, rivenditori automatici, nei ristoranti, nei fastfood, ovunque. Approssimando per difetto, cioè eliminando dall'elenco tutti i posti per cui ho anche la minima incertezza, vengono fuori i seguenti luoghi: Europa, Nordamerica, Giappone, Oceania.
Tutti questi luoghi sono contraddistinti da:
- Industrialismo avanzato;
- Tecnologia a go-go;
- Medicina avanzata;
- Alfabetizzazione;
- Istruzione;
- Libero accesso alla conoscenza;
- Cibo a prezzi bassi e in grande quantità;
- Ottant'anni di vita media.
Insomma, mica male. E' tutto questo merito della CocaCola? Manco per il cazzo. Sono solo caratteristiche tipiche di un paese in cui la celebre bevanda è disponibilissima a prezzi stracciati. A sentir dire l'Eco Antiimperialista, è quella parte orribile del mondo tutta capitalista yankee merda IsDraele etc etc. In realtà, la CocaCola è un sintomo, non è una causa. E' il sintomo di tutto quell'elenco lì sopra. L'idea di finire decapitato perché credi che il tuo teocrate/signore della guerra/capo di partito/lider sia uno stronzo certamente non ci piace, e questo, guarda caso, succede in posti che non presentano, fra i sintomi, la CocaCola. Stabiliamo dunque un bel CCI, un CocaCola Index: Europa, Nordamerica, Giappone, Oceania hanno CCI 1, gli altri c'è da stabilirlo ma son messi peggio e quindi stanno più giù in graduatoria.
Naturalmente questa non è l'apologia del "migliore dei mondi possibili". Ci sono miliardate di "mondi possibili", l'equazione di Everett tanto li descrive tutti, e comunque se c'è questo non ci sono gli altri e quindi è inutile scassare tanto la nerchia. Fra i mondi esistenti, di sicuro questo è meglio, però, ahr ahr ahr. Che poi di cose da migliorare ce ne siano una betoniera lo so anch'io, come il fatto che la distribuzione della ricchezza sia iniqua e tutte queste cose. Fatto sta che ogni cultura ancora indietro, per quel che mi riguarda, ci guadagnerebbe a migliorare il proprio CCI e contemporaneamente potrebbe benissimo tenersi gran parte dei propri usi e costumi, solo aggiornandosi all'era del CCI buttando via le anticaglie e i rimasugli medievali - per dire, se l'Iran o la Cina salissero in zona CCI 1, sarebbero molto diversi da come sono oggi, sicuramente migliori grazie all'eliminazione dei propri orrendi regimi, ma ancora molto diversi da noi perché secoli di diversa cultura non passano via così a ufo.
Ed ecco che la stolida opposizione criptoluddista dei movimenti ambient-ecologist-idiot che trova adito sui vari Echi Antiimperialisti viene continuamente minata dalla sua stessa autoreferenza e deficienza. Non si riesce a capire come mai tutte le cose di cui tanto ci si lamenta, i vari demonizzati ormoni, fertilizzanti, onde elettromagnetiche, nucleare, plastica, ogm, etc etc, insomma, tutti i mostri tecnologici ricoperti di strali negli ultimi cinquant'anni, ecco, sono abbondantissimi e pervasivi in quelle zone del mondo in cui la vita media è più lunga e meno dura, e non dove si muore di stenti. Questo non significa che non si debba essere prudenti e che si possa smerdare tutto impunemente, anzi - certamente gli sprechi dissennati e l'inquinamento vanno ridotti e razionalizzati.
E quindi rieccoci a bomba.
"Ma che vi prende? Valutate il vostro benessere da quanta CocaCola potete bervi al giorno?"
Risposta: SI.
venerdì 12 settembre 2008
In fondo in fondo, il mondo non è tondo
Allora andiamo con ordine.
Mercoledì, dopo oltre due mesi di fancazzismo totale ho ripreso ad usare le scarpe coi tacchetti, ideali per correre con una palla ovale in un campo. Stranamente ero fuori forma, però Tom Gariboldi sta facendo un sacco bene e, viste le presenza al campo, credo che quest'anno potremo toglierci qualche soddisfazione (qualcuno ha detto serie B?). È ancora presto per parlare, la preparazione atletica è ancora in pieno svolgimento e la composizione dei gironi d'andata e di ritorno è ancora misconosciuta alla totalità degli atleti coinvolti, però di gente ce n'è ed inoltre stanno iniziando a salire un po' di giovani dall'under 19 per iniziare un taumaturgico ricambio generazionale. Mi secca un po' saltare alcune domeniche a causa del lavoro, però, fino a prova contraria, chi mi dà la possibilità di pagare un mutuo e di togliermi tutti gli sfizi che mi vengono in mente è Sky, e non il Rugby Rho.
E a proposito di Sky, stamattina ho fatto la mia prima rassegna stampa con alzata dal letto alle 4.00 di mattina per essere al lavoro alle 5.00. All'uscita dal box con la moto mi sono posto il problema di quale strada fare: tangenziale o strada interna? Vista la particolare situazione delle strade (no, non stava ancora piovendo), ho optato per un giro panoramico della circonvallazione con solo cinque semafori attivi in venticinque chilometri di percorso. Una leggera musica nelle orecchie proveniente dall'auricolare per tenere il ritmo de il gioco era fatto: il tour di Milano alla mattina presto era servito.
Lo ripeterò sicuramente visto che, inevitabilmente, altre occasioni di fare il turno della mattina ce ne saranno e già si prospettano per i prossimi giorni di settembre. Nel frattempo, però, mi preparo per il turno notturno di domani e domenica con uscita finale sui Navigli senza obbligo di rientro.
Mercoledì, dopo oltre due mesi di fancazzismo totale ho ripreso ad usare le scarpe coi tacchetti, ideali per correre con una palla ovale in un campo. Stranamente ero fuori forma, però Tom Gariboldi sta facendo un sacco bene e, viste le presenza al campo, credo che quest'anno potremo toglierci qualche soddisfazione (qualcuno ha detto serie B?). È ancora presto per parlare, la preparazione atletica è ancora in pieno svolgimento e la composizione dei gironi d'andata e di ritorno è ancora misconosciuta alla totalità degli atleti coinvolti, però di gente ce n'è ed inoltre stanno iniziando a salire un po' di giovani dall'under 19 per iniziare un taumaturgico ricambio generazionale. Mi secca un po' saltare alcune domeniche a causa del lavoro, però, fino a prova contraria, chi mi dà la possibilità di pagare un mutuo e di togliermi tutti gli sfizi che mi vengono in mente è Sky, e non il Rugby Rho.
E a proposito di Sky, stamattina ho fatto la mia prima rassegna stampa con alzata dal letto alle 4.00 di mattina per essere al lavoro alle 5.00. All'uscita dal box con la moto mi sono posto il problema di quale strada fare: tangenziale o strada interna? Vista la particolare situazione delle strade (no, non stava ancora piovendo), ho optato per un giro panoramico della circonvallazione con solo cinque semafori attivi in venticinque chilometri di percorso. Una leggera musica nelle orecchie proveniente dall'auricolare per tenere il ritmo de il gioco era fatto: il tour di Milano alla mattina presto era servito.
Lo ripeterò sicuramente visto che, inevitabilmente, altre occasioni di fare il turno della mattina ce ne saranno e già si prospettano per i prossimi giorni di settembre. Nel frattempo, però, mi preparo per il turno notturno di domani e domenica con uscita finale sui Navigli senza obbligo di rientro.
domenica 7 settembre 2008
mercoledì 3 settembre 2008
Motörizer
Spaccano il culo ai passeri da più di 30 anni e non sembrano intenzionati ad andarsene in pensione. Questo finchè il whiskey e i decibel non decideranno che l'immortale ha avuto una vita anche troppo lunga per l'elenco di eccessi avuti finora.
L'immortale è Lemmy Kilminster mentre gli sventrapasseri sono, ovviamente, i Motörhead che tornano con un nuovo disco, Motörizer, due anni dopo Kiss of Death.
Prima di dire la mia sul disco e le canzoni ivi contenute faccio una panoramica generale sulla band brittanica. I Motörhead sono la miglior metal band di tutto il creato. Fine della panoramica.
Se non siete d'accordo se ne può parlare. Alla fine però io ho ragione e voi no.
La tracklist è potente, come da prerogativa di Lemmy e soci, suono dinamico, potenza espressiva, il tutto caratterizzato dalla classica voce roca di Ian.
Il disco inizia con Runaround man che è un rock veloce con poche pause e molte accellerate. Si prosegue con Teach you how to sing the blues, canzone nel puro stile classico di questi ragazzi britannici (ed è anche una delle migliori del disco). Non mi dilungo oltre sulle altre, ma tutte sono da sentire perché, come dicevo all'inizio, i Motörhead spaccano il culo ai passeri da oltre 30 anni e questo disco non viene meno alla loro voglia di essere la loudest band of the world.
L'immortale è Lemmy Kilminster mentre gli sventrapasseri sono, ovviamente, i Motörhead che tornano con un nuovo disco, Motörizer, due anni dopo Kiss of Death.
Prima di dire la mia sul disco e le canzoni ivi contenute faccio una panoramica generale sulla band brittanica. I Motörhead sono la miglior metal band di tutto il creato. Fine della panoramica.
Se non siete d'accordo se ne può parlare. Alla fine però io ho ragione e voi no.
La tracklist è potente, come da prerogativa di Lemmy e soci, suono dinamico, potenza espressiva, il tutto caratterizzato dalla classica voce roca di Ian.
Il disco inizia con Runaround man che è un rock veloce con poche pause e molte accellerate. Si prosegue con Teach you how to sing the blues, canzone nel puro stile classico di questi ragazzi britannici (ed è anche una delle migliori del disco). Non mi dilungo oltre sulle altre, ma tutte sono da sentire perché, come dicevo all'inizio, i Motörhead spaccano il culo ai passeri da oltre 30 anni e questo disco non viene meno alla loro voglia di essere la loudest band of the world.
domenica 31 agosto 2008
Partito
E così il canale Sky Sport 24 ha iniziato i suoi primi passi. Non ho ovviamente i numeri per poterlo dire, ma mi sembra che l'inizio sia stato buono. Certo i primi due giorni, in concomitanza con l'inizio del campionato di serie A, sono stati quasi totalmente monopolizzati dal calcio e dai suoi vari aspetti ma, a sprazzi qua e là, c'erano anche notizie che poco avevano a che fare con il blasonato mondo della palla rotonda.
Complimenti da tutte le parti e diretti a tutti ed ovviamente mi auguro che la cosa continui anche nei prossimi mesi.
Complimenti da tutte le parti e diretti a tutti ed ovviamente mi auguro che la cosa continui anche nei prossimi mesi.
sabato 30 agosto 2008
L'attesa è finita
Fra poco meno di due ore il canale per cui lavoro, Sky Sport 24, andrà ufficialmente in onda dopo oltre un mese (per quello che riguarda la mia persona) di preparazione. Mi aspetterò oggi un ambiente alquanto nervoso ed io stesso non sono stato da meno stanotte visto he praticamente ho preso sonno verso le 4.30/5.00 con la sveglia puntata alle 8.00. Inevitabile rimandare l'alzata dal letto di un'ora. A questo punto non potrò fare a meno che affidarmi alla frase, tratta dalla Guida intergalattica per autostoppisti, che dovrà essere il mio tantra per questi giorni di puro delirio, ovvero: Don't Panic!
Mi auguro solo che i conduttori (e le conduttrici) mi sappiano regalare perle come queste
Mi auguro solo che i conduttori (e le conduttrici) mi sappiano regalare perle come queste
mercoledì 27 agosto 2008
Svantaggi
Si diceva che non possono esserci vantaggi senza svantaggi. Ora: al di là dei vantaggi fittizzi di avere una quantità spropositata di gnocca (non chiedetemi la quantità, è tanta punto e basta) c'è da dire che qualche piccolo svantaggio c'è come ad esempio il fatto che la sede di lavoro sia a Rogoredo Santa Giulia e, anche se ci metto una mezz'ora con la moto ed ho il parcheggio sotterraneo dove metterla, la zona non è delle migliori specie per chi esce verso mezzanotte e deve andare a recuperare la macchina parcheggiata chissà dove. E sembrerebbe che ci siano già stati episodi di borseggio a danno di uomini e donne indistintamente.
Il bilancio è comunque favorevole ai vantaggi. Eccheccazzo, direte voi miei piccoli amici, con la possibilità di mettere sul curriculum l'esperienza in Sky è facile propendere ai vantaggi. Assolutamente vero.
Per concludere saluto gli affezionati lettori (ed ex-colleghi) Alessandro De Michele, Adriano Lovera e Sauro Pennacchioli
Il bilancio è comunque favorevole ai vantaggi. Eccheccazzo, direte voi miei piccoli amici, con la possibilità di mettere sul curriculum l'esperienza in Sky è facile propendere ai vantaggi. Assolutamente vero.
Per concludere saluto gli affezionati lettori (ed ex-colleghi) Alessandro De Michele, Adriano Lovera e Sauro Pennacchioli
lunedì 25 agosto 2008
Scai sport tuentifor bechsteig
In arrivo
domenica 24 agosto 2008
sabato 23 agosto 2008
venerdì 22 agosto 2008
giovedì 21 agosto 2008
mercoledì 20 agosto 2008
martedì 19 agosto 2008
lunedì 18 agosto 2008
Chi si loda...
Oggi avrei dovuto pubblicare il post sugli svantaggi di lavorare a Sky (se ci sono dei vantaggi, devono esserci anche gli svantaggi) ma, visto quello che mi è successo oggi vale la pena di rimandare ai prossimi giorni.
Stanotte, come molti sapranno, è morto il presidente della Roma, Franco Sensi. Ne consegue un'edizione speciale di SportTime sul canale SkySport 1. Ci sono da fare delle immagini che andranno indietro al conduttore. Messa in onda: 15.30. Orario della rischiesta: 13.00. Viene dato a me il lavoro da fare quindi inizio la ricerca delle immagini, prendo il file base, sul quale lavorare per preparare le immagini che andranno in onda, scontorno il defunto presidente, faccio un paio di composizioni con la figlia e con Francesco Totti. Tempo impiegato: 1 ora e un quarto.
Lo speciale va in onda con annesse le immagini e, a seguito, ho ricevuto i complimenti della responsabile dell'ufficio per l'ottima esecuzione e per il tempo impiegato.
Chi si loda...
Stanotte, come molti sapranno, è morto il presidente della Roma, Franco Sensi. Ne consegue un'edizione speciale di SportTime sul canale SkySport 1. Ci sono da fare delle immagini che andranno indietro al conduttore. Messa in onda: 15.30. Orario della rischiesta: 13.00. Viene dato a me il lavoro da fare quindi inizio la ricerca delle immagini, prendo il file base, sul quale lavorare per preparare le immagini che andranno in onda, scontorno il defunto presidente, faccio un paio di composizioni con la figlia e con Francesco Totti. Tempo impiegato: 1 ora e un quarto.
Lo speciale va in onda con annesse le immagini e, a seguito, ho ricevuto i complimenti della responsabile dell'ufficio per l'ottima esecuzione e per il tempo impiegato.
Chi si loda...
domenica 17 agosto 2008
Vantaggi
Uno dei vantaggi di lavorare in Sky è la quantità pazzesca di gnocca. Mi scuserete il francesismo ma non ho altre parole per definirlo in altro modo che rende ugualmente l'idea.
Dicevo che la quantità di gnocca è spropositata nonostante non si siano ancora insiedati tutti i dipendenti provenienti dalle quattro filiali di Milano e nonostante io non mi metta a girare i piani e, quindi, li veda passare davanti al mio ufficio. Al momento, quindi, mi è capitato di vedere quasi esclusivamente le giornaliste sportive del mio canale, oltre a qualche conduttrice. Fra le conduttrici ce ne sono due mooolto carine. Una, risponde al nome di Eleonora Cottarelli e, a voler fare la battuta, potrei dire che mi sono preso una cotta per la Cottarelli, se fosse realmente così. La seconda risponde, invece, al nome di Tania Zamparo. Alta, mora, occhi verdi. Dimentico qualcosa... Ah sì, Miss Italia nel 2000.
Come dire... tiè!
Dicevo che la quantità di gnocca è spropositata nonostante non si siano ancora insiedati tutti i dipendenti provenienti dalle quattro filiali di Milano e nonostante io non mi metta a girare i piani e, quindi, li veda passare davanti al mio ufficio. Al momento, quindi, mi è capitato di vedere quasi esclusivamente le giornaliste sportive del mio canale, oltre a qualche conduttrice. Fra le conduttrici ce ne sono due mooolto carine. Una, risponde al nome di Eleonora Cottarelli e, a voler fare la battuta, potrei dire che mi sono preso una cotta per la Cottarelli, se fosse realmente così. La seconda risponde, invece, al nome di Tania Zamparo. Alta, mora, occhi verdi. Dimentico qualcosa... Ah sì, Miss Italia nel 2000.
Come dire... tiè!
giovedì 14 agosto 2008
Phoneless no more
L'attesa è finita, sono nuovamente on air (a dir la verità a partire da domani mattina, sto ancora ricaricando il cellulare). Oggi pomeriggio ho recuperato il nuovo cellulare per sostituire il kamikaze device.
Grazie a tutti quelli che mi hanno inviato il loro numero di telefono, ora mi mancano gli altri che, sicuramente in vacanza, non hanno avuto ancora modo di farmelo avere (o magari non me lo vogliono dare, punto).
Grazie a tutti quelli che mi hanno inviato il loro numero di telefono, ora mi mancano gli altri che, sicuramente in vacanza, non hanno avuto ancora modo di farmelo avere (o magari non me lo vogliono dare, punto).
lunedì 11 agosto 2008
domenica 10 agosto 2008
Cicerone
Fare da cicerone, nella città che vi ha dato i Natali, nella quale vivete da quasi 30 anni, potrebbe anche avere i suoi aspetti positivi, perché sì, è vero che quando abiti in un luogo tutto diventa scontato, ma quando lo presenti a chi del posto non è, riscopri a tua volta le piccole perle della tua piccola metropoli.
Capita così che facendo da guida turistica a due ragazze romane (amiche di uno dei miei migliori amici d'infanzia), ti ritrovi ad apprezzare Milano e che riesci pure a fargliela piacere alle due capitoline che, mi hanno confessato, venire nel capoluogo lombardo (per un corso di aggiornamento) lo vivevano con un po' di timore perché ha la nomea di città grigia, triste. Ed in parte è vero, Milano è alienante come città, però sa anche divertirsi, sa ritrovarsi, sa fare parecchie cose oltre ad alienare le persone.
È normale, quindi, che se si porta le due ragazze in Duomo la sera queste si scoraggino, ma se le si porta in zona Navigli la cosa cambia. Quello che mi stupisce è che a fare tutto questo (il Duomo di sera, s'intende) sia stato il classico milanese D.O.C. (leggi anche bauscia), mentre a portare sui Navigli (oltre che a far fare un bel giro turistico nel pomeriggio) sia stato un milanese D.O.I. (Denominazione d'Origine Importata), ma tant'è. Il mio dovere l'ho fatto, e anche bene.
Capita così che facendo da guida turistica a due ragazze romane (amiche di uno dei miei migliori amici d'infanzia), ti ritrovi ad apprezzare Milano e che riesci pure a fargliela piacere alle due capitoline che, mi hanno confessato, venire nel capoluogo lombardo (per un corso di aggiornamento) lo vivevano con un po' di timore perché ha la nomea di città grigia, triste. Ed in parte è vero, Milano è alienante come città, però sa anche divertirsi, sa ritrovarsi, sa fare parecchie cose oltre ad alienare le persone.
È normale, quindi, che se si porta le due ragazze in Duomo la sera queste si scoraggino, ma se le si porta in zona Navigli la cosa cambia. Quello che mi stupisce è che a fare tutto questo (il Duomo di sera, s'intende) sia stato il classico milanese D.O.C. (leggi anche bauscia), mentre a portare sui Navigli (oltre che a far fare un bel giro turistico nel pomeriggio) sia stato un milanese D.O.I. (Denominazione d'Origine Importata), ma tant'è. Il mio dovere l'ho fatto, e anche bene.
venerdì 8 agosto 2008
feeisbuck
Complice la perdita del cellulare, un gran girare di voci, l'aggiornamento alla nuova moda del social netuorck, ho pensato di iscrivermi anch'io a facebook. Non che mi serva più di tanto, ho scambiato qualche parola con un'amica, chiesto un parere ad un'altro amico e non ancora aggiornato il profilo con foto e sa il cazzo cos'altro.
Sinceramente lo userò poco (credo), anche perchè chi ha voglia di iniziare a sentire i vecchi amici e i vecchi compagni di scuola?
Piccolo flashback: nel 1994 ho preso armi e bagagli con la mia famigliola e mi sono spostato da Bresso (Mi) a Paderno Dugnano (sempre Mi). Non un tragitto enorme, ma a quattordici anni, senza mezzi propri di locomozione rapidi, 5 Km e mezzo erano tanti. Ecco. Di tutti i ragazzi con cui ho giocato per tredici anni nel cortile (enorme, oltre 1 km quadrato), di quelli con cui ho passato i cinque anni di elementari e i tre di medie (qualcuno anche tutti e 8 assieme), voi li avete sentiti anche solo per sapere come si stava? Io no, ed è per questo che sono poco convinto della cosa. Perché dovrei riallacciare un rapporto che si è interrotto (per concorso di colpa più o meno equo) quindici anni fa? Me lo chiedo e non mi so dare una risposta che sia una e che sia tantomeno convincente.
Sinceramente lo userò poco (credo), anche perchè chi ha voglia di iniziare a sentire i vecchi amici e i vecchi compagni di scuola?
Piccolo flashback: nel 1994 ho preso armi e bagagli con la mia famigliola e mi sono spostato da Bresso (Mi) a Paderno Dugnano (sempre Mi). Non un tragitto enorme, ma a quattordici anni, senza mezzi propri di locomozione rapidi, 5 Km e mezzo erano tanti. Ecco. Di tutti i ragazzi con cui ho giocato per tredici anni nel cortile (enorme, oltre 1 km quadrato), di quelli con cui ho passato i cinque anni di elementari e i tre di medie (qualcuno anche tutti e 8 assieme), voi li avete sentiti anche solo per sapere come si stava? Io no, ed è per questo che sono poco convinto della cosa. Perché dovrei riallacciare un rapporto che si è interrotto (per concorso di colpa più o meno equo) quindici anni fa? Me lo chiedo e non mi so dare una risposta che sia una e che sia tantomeno convincente.
giovedì 7 agosto 2008
lunedì 4 agosto 2008
Phoneless
Ieri sera il cellulare ha deciso di farla finita di questa grigia vita e di suicidarsi gettandosi dalla tasca della mia giacca mentre la moto era in corsa su una Strada ad Alta Velocità (SAV) dove passano AAV (Auto ad Alta Velocità), MAV (Moto ad Alta Velocità), TAV (Tir ad Alta Velocità) e dove è improbabile che passino BAV (Bici ad Alta Velocità).
Dicevo, il mio cellulare si è gettato dalla tasca della mia giacca e l'errore è stato mio nel non capire per tempo la depressione che affligeva il mio povero Nokia 6600 e, sicuramente, l'avergli dato l'occasione di compiere il fatal gesto lasciando aperta la zip non è stata una cosa saggia.
Il risultato è che, con molta probabilità, il mio defunto cellulare si sia ritrovato sulla SAV di cui sopra travolto 2-3 mila volta dai TAV, dalle AAV e anche dalle MAV (ma dalle BAV no, su quella SAV non possono circolare) e, di conseguenza, ho perso tutti i contatti di coloro che conosco e frequento.
Ho bisogno, quindi, di recuperare i vari numeri di cellulare (ed eventualmente di casa e di ufficio se c'è stata occasione di chiamarvi in quelle sedi) in modo da ripristinare la mia rubrica virtuale che, prometto, provvederò a farne duplice copia in forma cartacea al fine di evitare, mi auguro in un futuro lontano, di chiedere ulteriormente i vostri contatti.
Dicevo, il mio cellulare si è gettato dalla tasca della mia giacca e l'errore è stato mio nel non capire per tempo la depressione che affligeva il mio povero Nokia 6600 e, sicuramente, l'avergli dato l'occasione di compiere il fatal gesto lasciando aperta la zip non è stata una cosa saggia.
Il risultato è che, con molta probabilità, il mio defunto cellulare si sia ritrovato sulla SAV di cui sopra travolto 2-3 mila volta dai TAV, dalle AAV e anche dalle MAV (ma dalle BAV no, su quella SAV non possono circolare) e, di conseguenza, ho perso tutti i contatti di coloro che conosco e frequento.
Ho bisogno, quindi, di recuperare i vari numeri di cellulare (ed eventualmente di casa e di ufficio se c'è stata occasione di chiamarvi in quelle sedi) in modo da ripristinare la mia rubrica virtuale che, prometto, provvederò a farne duplice copia in forma cartacea al fine di evitare, mi auguro in un futuro lontano, di chiedere ulteriormente i vostri contatti.
Sulla musica videoludica
E parliamo anche un po' di musica videoludica che, in questo periodo, mi sento di snocciolare un po' di pirlate.
Ci voleva Guitar Hero: On tour (che è la versione per Nintendo Ds) per farmi riscoprire una canzone come Rock the Night degli Europe oltre a farmi scoprire altre canzoni come Helicopter dei Bloc Party o Monster dei Beatsteaks.
La questione non è questa, in realtà. Ad oggi i videogiochi musicali stanno diventando la nuova fonte di reddito di artisti più o meno famosi e c'è da dire che la cosa rende anche bene. Immagino che i Red Hot Chili Pepper (o Santana, giusto per citarne uno a cazzo) non si siano fatti pagare in noccioline per essere presente sulla versione portatile di Guitar Hero.
Ed ecco la questione. Direttamente il media videoludico permette anche di far conoscere le proprie canzoni fuori dai soliti canali e, indirettamente, di comprare il cd contenente quella canzone.
Ma tanto io sono un pirata informatico e se qualcosa la posso avere a gratis me la pijo e me la godo. O no?
Ci voleva Guitar Hero: On tour (che è la versione per Nintendo Ds) per farmi riscoprire una canzone come Rock the Night degli Europe oltre a farmi scoprire altre canzoni come Helicopter dei Bloc Party o Monster dei Beatsteaks.
La questione non è questa, in realtà. Ad oggi i videogiochi musicali stanno diventando la nuova fonte di reddito di artisti più o meno famosi e c'è da dire che la cosa rende anche bene. Immagino che i Red Hot Chili Pepper (o Santana, giusto per citarne uno a cazzo) non si siano fatti pagare in noccioline per essere presente sulla versione portatile di Guitar Hero.
Ed ecco la questione. Direttamente il media videoludico permette anche di far conoscere le proprie canzoni fuori dai soliti canali e, indirettamente, di comprare il cd contenente quella canzone.
Ma tanto io sono un pirata informatico e se qualcosa la posso avere a gratis me la pijo e me la godo. O no?
venerdì 1 agosto 2008
E. E.
Mi hanno semplicemente rotto il cazzo tutti quelli che da quasi un mese continuano a voler dire la loro su una questione intima e personale come lo staccare la spina alla propria figlia dopo sedici anni di coma.
Mi sta sul cazzo quell'obeso di Ferrara con le sue fottute bottigliette d'acqua davanti al Duomo. Ha mai dovuto assistere ad un proprio familiare in coma da più di due anni? Evidentemente no, altrimenti non cagherebbe il cazzo in questa maniera.
Mi sta sul cazzo Adriano Celentano che pretende di dire la sua tramite una lettera al Corriere della Sera e, sempre per lo stesso motivo di Ferrara, apre la bocca per dire puttanate.
Mi sta sul cazzo quel nazista del Papa che continua a dire che l'eutanasia è un crimine contro Dio e che la vita deve seguire il suo corso naturale. COGLIONE! È proprio il mantenere in vita forzatamente tramite una macchina la vera anomalia che devia dal percorso naturale della vita. Il tuo cazzo di dio gay non t'ha insegnato nulla brutta checca pedofila?
Mi sta sul cazzo chi, servendo il potere religioso a favore del potere temporale, pensa di voler rimettere tutto in discussione.
Mi stanno sul cazzo tutti quelli che cercano di far cambiare ideare ad un padre senza sapere cosa ha passato in questi sedici anni. Ma no, se non soffri, se non passi una vita che non sia tua, non sei un cazzo di nessuno. Per la religione del pederasta di cui prima, la sofferenza è il mezzo per godersi la vita ultraterrena. Ma andate a fare in culo tutti quanti!
E scusate lo sfogo.
Mi sta sul cazzo quell'obeso di Ferrara con le sue fottute bottigliette d'acqua davanti al Duomo. Ha mai dovuto assistere ad un proprio familiare in coma da più di due anni? Evidentemente no, altrimenti non cagherebbe il cazzo in questa maniera.
Mi sta sul cazzo Adriano Celentano che pretende di dire la sua tramite una lettera al Corriere della Sera e, sempre per lo stesso motivo di Ferrara, apre la bocca per dire puttanate.
Mi sta sul cazzo quel nazista del Papa che continua a dire che l'eutanasia è un crimine contro Dio e che la vita deve seguire il suo corso naturale. COGLIONE! È proprio il mantenere in vita forzatamente tramite una macchina la vera anomalia che devia dal percorso naturale della vita. Il tuo cazzo di dio gay non t'ha insegnato nulla brutta checca pedofila?
Mi sta sul cazzo chi, servendo il potere religioso a favore del potere temporale, pensa di voler rimettere tutto in discussione.
Mi stanno sul cazzo tutti quelli che cercano di far cambiare ideare ad un padre senza sapere cosa ha passato in questi sedici anni. Ma no, se non soffri, se non passi una vita che non sia tua, non sei un cazzo di nessuno. Per la religione del pederasta di cui prima, la sofferenza è il mezzo per godersi la vita ultraterrena. Ma andate a fare in culo tutti quanti!
E scusate lo sfogo.
domenica 27 luglio 2008
First two days
Bene, cosa posso raccontare di questi primi due giorni in Sky? Ambiente tranquillo, siamo ancora lontani dall'essere in onda e di conseguenza si fanno prove di scontorni e di animazione. Il palazzo è ancora in rifinitura ma da quello che dovrebbe diventare sarà una phigata ad iniziare dal parcheggio sotterraneo dove mettere la moto per proseguire con ristorante, mensa, bar con terrazzo, palestra, sky store (sul mio stesso piano) e sony store (due piani sopra). Insomma un gran bel complesso che andrà ad ospitare qualcosa come 3000 dipendenti Sky (e sti cazzi, ci aggiungo).
Come dicevo non s'è fatto molto in questi giorni a parte stabilire l'organizzazione del server e un po' di prove. Io ne sto approfittando per togliere la ruggine alla mia conoscenza di After FX che è il programma di animazione che useremo.
Venerdì, per fare i controlli video delle schermate fatte dall'art director, siamo andati in sala regia (spettacolare) e siamo anche andati a vedere lo studio dove ci sarà Sky Sport24 (che è il canale/notiziario per il quale ho lasciato la Universo) dove stavano facendo i photo calling dei giornalisti con le simulazioni in studio per la rivista e per l'ufficio stampa. Un quantità enorme di staffer e, ovviamente, di belle donne. La questione video, invece, è rimasta un po' in stallo perché non c'è la proporzione nei monitor. In sostanza il segnale video (che è in 4/3) verrà trasmesso su 4 monitor 16/9 incolonnati e ruotati di 90° antiorario, ma credo di avere la soluzione e lunedì ne parlerò con l'art director e vedremo se è corretta oppure no.
Aggiornamento: l'idea che avevo avuto era giusta. Si trattava di prendere il formato finito (i 16/9 allineati), copiare l'immagine nel formato 4/3, ruotarlo di 90° antiorari e stretcharla alle dimensione del segnale. Mi sono preso i complimenti dell'art director di fronte al suo capo. Tanta roba! Ora, quando si tratta di andare per qualcosa che riguarda interagire con la sala regia e/o controllare che il risultato in studio sia buono sono uno delle prime scelte e, se si tratta di qualcosa che non ho fatto io, vengo delegato a fare le veci dell'art director. Tanta roba!
Come dicevo non s'è fatto molto in questi giorni a parte stabilire l'organizzazione del server e un po' di prove. Io ne sto approfittando per togliere la ruggine alla mia conoscenza di After FX che è il programma di animazione che useremo.
Venerdì, per fare i controlli video delle schermate fatte dall'art director, siamo andati in sala regia (spettacolare) e siamo anche andati a vedere lo studio dove ci sarà Sky Sport24 (che è il canale/notiziario per il quale ho lasciato la Universo) dove stavano facendo i photo calling dei giornalisti con le simulazioni in studio per la rivista e per l'ufficio stampa. Un quantità enorme di staffer e, ovviamente, di belle donne. La questione video, invece, è rimasta un po' in stallo perché non c'è la proporzione nei monitor. In sostanza il segnale video (che è in 4/3) verrà trasmesso su 4 monitor 16/9 incolonnati e ruotati di 90° antiorario, ma credo di avere la soluzione e lunedì ne parlerò con l'art director e vedremo se è corretta oppure no.
Aggiornamento: l'idea che avevo avuto era giusta. Si trattava di prendere il formato finito (i 16/9 allineati), copiare l'immagine nel formato 4/3, ruotarlo di 90° antiorari e stretcharla alle dimensione del segnale. Mi sono preso i complimenti dell'art director di fronte al suo capo. Tanta roba! Ora, quando si tratta di andare per qualcosa che riguarda interagire con la sala regia e/o controllare che il risultato in studio sia buono sono uno delle prime scelte e, se si tratta di qualcosa che non ho fatto io, vengo delegato a fare le veci dell'art director. Tanta roba!
sabato 26 luglio 2008
giovedì 24 luglio 2008
The Dark Knight
Difficilmente un film riesce così bene. Parliamo di Alien, Full Metal Jacket, Shining, Memento. Classici del cinema. Must to have. Nel 2005 usciva Batman Begins, gli inizi della carriera da giustiziere di Bruce Wayne secondo la visione di Chris Nolan, già regista del citato Memento, ed era venuto un film sopra la media del genere supereroistico in quel momento (basta citare Fantastic Four), che aveva alzato il tiro rispetto ad altri film come X-men e Spider-man.
Batman: the Dark Knight riesce a superare il precedente film (come già ampiamente dimostrato dai vari sequel) entrando nel gotha del cinema. Il nuovo film è oscuro e violento, con una follia viscerale che permane per tutta la durata della pellicola. È perverso, senza speranza. Una discesa negli inferi senza ritorno.
Il merito di tutto questo va all'interpretazione magistrale degli attori protagonisti e, sinceramente, anche al doppiaggio italiano.
È un film che non può non essere visto perché è sinceramente un capolavoro.
Grande protagonista della pellicola, forse anche più del principale character, è il Joker. È lui che rende, con la sua insana follia e anarchia, il migliore di Batman cinematografico con buona pace di Tim Burton. Qua non ci sono trucchi nè inganni. È dannatamente vero, dannatamente credibile. La logica, anzi la non-logica, del Joker è resa magnificamente e quando si pensa di aver intuito il piano della nemesi di Batman, scopriamo che non esiste un piano, che è tutto dettato dall'improvvisazione. Finta però, perché, da formidabile genio del crimine, il Joker realizza il piano perfetto per sconfiggere Batman e Gotham.
Batman: the Dark Knight riesce a superare il precedente film (come già ampiamente dimostrato dai vari sequel) entrando nel gotha del cinema. Il nuovo film è oscuro e violento, con una follia viscerale che permane per tutta la durata della pellicola. È perverso, senza speranza. Una discesa negli inferi senza ritorno.
Il merito di tutto questo va all'interpretazione magistrale degli attori protagonisti e, sinceramente, anche al doppiaggio italiano.
È un film che non può non essere visto perché è sinceramente un capolavoro.
Grande protagonista della pellicola, forse anche più del principale character, è il Joker. È lui che rende, con la sua insana follia e anarchia, il migliore di Batman cinematografico con buona pace di Tim Burton. Qua non ci sono trucchi nè inganni. È dannatamente vero, dannatamente credibile. La logica, anzi la non-logica, del Joker è resa magnificamente e quando si pensa di aver intuito il piano della nemesi di Batman, scopriamo che non esiste un piano, che è tutto dettato dall'improvvisazione. Finta però, perché, da formidabile genio del crimine, il Joker realizza il piano perfetto per sconfiggere Batman e Gotham.
mercoledì 23 luglio 2008
Fuma in the Sky of Diamonds
Me ne vado.
Me ne vado in un silenzio color porpora.
Me ne vado in un silenzio color porpora che odora di fraganze esotiche.
Me ne vado in un silenzio color porpora che odora di fraganze esotiche provenienti dall'oltrepo pavese.
Me ne vado.
Me ne.
Me.
Me ne vado.
Ne vado.
Vado.
Domani inizio il nuovo lavoro. Quindi. Me ne vado.
Me ne vado in un silenzio color porpora.
Me ne vado in un silenzio color porpora che odora di fraganze esotiche.
Me ne vado in un silenzio color porpora che odora di fraganze esotiche provenienti dall'oltrepo pavese.
Me ne vado.
Me ne.
Me.
Me ne vado.
Ne vado.
Vado.
Domani inizio il nuovo lavoro. Quindi. Me ne vado.
lunedì 21 luglio 2008
RWC?
La notizia è di domenica, ma avendola letta oggi, non posso che riportarla in ritardo.
La Federazione Italiana Rugby ha richiesto all'International Rugby Board la candidatura come Paese ospitante per l'edizione 2015 e/o 2019 della Coppa del Mondo di Rugby.
Non c'è che dire, tanto di cappello, la cosa mi farebbe piacere "assai", però ci sono da considerare un paio di questioni. La prima, fondamentale, è: dove? Dove si avrebbe intenzione di giocare la partite? Considerando i numeri che muovono la RWC in termini di sponsor e pubblico (all'edizione appena passata gli stadi erano pressochè pieni) l'ideale sarebbe disputare i match nei vari stadi con una capienza superiore ai 15.000 posti. Ed ecco quindi spuntare inevitabilmente i nomi come S. Siro, l'Olimpico, il Delle Alpi, S. Paolo per i quali bisogna "litigarsi" l'utilizzo fra federazioni. Da una parte quella ovale, dall'altra quella calcistica con le immancabili ingerenze dei vari club.
D'altronde se vuoi ospitare 30.000 tifosi inglesi (o francesi, gallesi, australiani, neozelandesi, fate voi) non puoi metterli sugli spalti dello stadio di Calvisano, Viadana o Treviso. Ci voglio, anche dal punto di vista dei servizi e turistico, piazze importanti come Milano, Firenze, Roma, Torino e Napoli.
Volendo le possibilità ci sono. Basta evitare di giocare il sabato e la domenica, quando ci sono le partite dei campionati di calcio, e che i vari Milan, Roma e Inter non rompessero le palle per le partite infrasettimanali (come quelle di coppa) a favore delle partite dei gironi di qualificazione alla fase finale.
Io, personalmente, sono un po' pessimista però ci spero perchè avere tutte le rappresentanze più importanti del mondo ovale non sarebbe male...
La Federazione Italiana Rugby ha richiesto all'International Rugby Board la candidatura come Paese ospitante per l'edizione 2015 e/o 2019 della Coppa del Mondo di Rugby.
Non c'è che dire, tanto di cappello, la cosa mi farebbe piacere "assai", però ci sono da considerare un paio di questioni. La prima, fondamentale, è: dove? Dove si avrebbe intenzione di giocare la partite? Considerando i numeri che muovono la RWC in termini di sponsor e pubblico (all'edizione appena passata gli stadi erano pressochè pieni) l'ideale sarebbe disputare i match nei vari stadi con una capienza superiore ai 15.000 posti. Ed ecco quindi spuntare inevitabilmente i nomi come S. Siro, l'Olimpico, il Delle Alpi, S. Paolo per i quali bisogna "litigarsi" l'utilizzo fra federazioni. Da una parte quella ovale, dall'altra quella calcistica con le immancabili ingerenze dei vari club.
D'altronde se vuoi ospitare 30.000 tifosi inglesi (o francesi, gallesi, australiani, neozelandesi, fate voi) non puoi metterli sugli spalti dello stadio di Calvisano, Viadana o Treviso. Ci voglio, anche dal punto di vista dei servizi e turistico, piazze importanti come Milano, Firenze, Roma, Torino e Napoli.
Volendo le possibilità ci sono. Basta evitare di giocare il sabato e la domenica, quando ci sono le partite dei campionati di calcio, e che i vari Milan, Roma e Inter non rompessero le palle per le partite infrasettimanali (come quelle di coppa) a favore delle partite dei gironi di qualificazione alla fase finale.
Io, personalmente, sono un po' pessimista però ci spero perchè avere tutte le rappresentanze più importanti del mondo ovale non sarebbe male...
giovedì 17 luglio 2008
Whhaarrg!!!
Urca... più di una settimana senza scrivere e, sinceramente, la cosa non mi è mancata.
Sono stato in un tunnel di pigrizia cronica dal quale ho faticato un po' ad uscire (ma neanche più di tanto, mi piace essere pigro). In realtà avevo anche altre cose ben più urgenti che stare a scribacchiare su un foglio di carta elettronico. Ne consegue che ci hanno smenato mail a cui dovevo rispondere, il blog, qualche chattata.
Nell'arco di queste due settimane ci sono state un po' di cose (fra cronaca interna, esterna e personale) su cui discutere e sulle quali volevo dire la mia. Pazienza. Sarà per la prossima volta.
Sono stato in un tunnel di pigrizia cronica dal quale ho faticato un po' ad uscire (ma neanche più di tanto, mi piace essere pigro). In realtà avevo anche altre cose ben più urgenti che stare a scribacchiare su un foglio di carta elettronico. Ne consegue che ci hanno smenato mail a cui dovevo rispondere, il blog, qualche chattata.
Nell'arco di queste due settimane ci sono state un po' di cose (fra cronaca interna, esterna e personale) su cui discutere e sulle quali volevo dire la mia. Pazienza. Sarà per la prossima volta.
lunedì 7 luglio 2008
Vendesi Mac usati
Il testo, molto in piccolo, recita:
Mac Usado. Il sito di compravendita di Mac, iPod e accessori.
sabato 5 luglio 2008
Barzellette
Per allietare un po' il vostro week-end lascio a vostro uso e consumo una serie di barzellette
C'è il signor Silvio che è un'autentico signore, un cavaliere, con tutti. In particolare con le donne. Il signor Silvio è sposato felicemente con figli e possiede un'azienda impegnata nella comunicazione. Il suo hobby è quello di fare il gentiluomo con le belle donne che lavorano per lui nonostante alla sua signora non faccia piacere che si lasci andare ad esternazioni ambigue o che le inviti nella sua casetta in Sardegna.
Un giorno non ti viene mica nominato Presidente del Suggerimento e, fra i suoi delegati, non sceglie mica una delle sue dipendenti? E la gente voleva sapere perché è stata scelta lei e non qualcun'altro magari più capace. Allora tutti ad attaccarsi al suo telefono per sentire i suoi segreti che segreti non erano, ma burlate e scherzi. Allora tutti difendesero il signor Silvio che così potè continuare indisturbato nella sua opera.
C'era una volta un paese abitato da navigatori, santi, poeti e mafiosi. Era famoso in tutto il mondo per essere il più libero in termini di parola, pensiero e religione. Un giorno arrivarono in massa un miliardo di persone che chiesero di avere un posto dove pregare secondo le regole della loro religione. E non glielo darono.
Non vi viene da ridere?
C'è il signor Silvio che è un'autentico signore, un cavaliere, con tutti. In particolare con le donne. Il signor Silvio è sposato felicemente con figli e possiede un'azienda impegnata nella comunicazione. Il suo hobby è quello di fare il gentiluomo con le belle donne che lavorano per lui nonostante alla sua signora non faccia piacere che si lasci andare ad esternazioni ambigue o che le inviti nella sua casetta in Sardegna.
Un giorno non ti viene mica nominato Presidente del Suggerimento e, fra i suoi delegati, non sceglie mica una delle sue dipendenti? E la gente voleva sapere perché è stata scelta lei e non qualcun'altro magari più capace. Allora tutti ad attaccarsi al suo telefono per sentire i suoi segreti che segreti non erano, ma burlate e scherzi. Allora tutti difendesero il signor Silvio che così potè continuare indisturbato nella sua opera.
C'era una volta un paese abitato da navigatori, santi, poeti e mafiosi. Era famoso in tutto il mondo per essere il più libero in termini di parola, pensiero e religione. Un giorno arrivarono in massa un miliardo di persone che chiesero di avere un posto dove pregare secondo le regole della loro religione. E non glielo darono.
Non vi viene da ridere?
giovedì 3 luglio 2008
Vuonted
E parliamo un po' di sto Wanted. Un film piacevolmente tamarro come pochi. Avevo letto il fumetto e, avendomi lasciato un po' così la lettura, non mi aspettavo molto di più dal film.
Il film inizia sui binari del fumetto con il padre del protagonista, Wesley Gibson, che viene assassinato, e lo stesso Gibson che viene avvicinato da Fox, la protagonista femminile, per vendicare il Killer. Comincia così l'addestramento per risvegliare in un ragazzo represso, umiliato a casa e sul lavoro e cornificato continuamente dalla ragazza con il suo migliore amico (uno sfigato insomma) l'eredità del Killer.
Dopodiché le due storie prendo due strade diverse (e qua non vado a svelare molto altrimenti vi tolgo l'eventuale gusto).Posso solo dire che l'incipit del fumetto (che non viene considerato nel film) è che nel 1986 (guarda caso l'anno di uscita di Watchmen) i supercriminali si sono alleati tutti assieme per sconfiggere una volta per tutte i supereroi. E ci riescono. A seguito dell'evento catastrofico, dove i supereroi sono stati decimati, viene inventata una macchina che cancellerà il ricordo dei superesseri (buoni e cattivi) a tutta l'umanità.
Concludo con un filo di bava. Angelina Jolie, cosa risaputa, è una gran gnocca, ma nel film questa sua qualità viene potenziata al cubo al pari di Uma Thurman in Kill Bill. Non sbavavo così per lei dai tempi di Gone in sixty seconds . La signora Pitt può anche essere un motivo sufficiente per andare il film.
Il film inizia sui binari del fumetto con il padre del protagonista, Wesley Gibson, che viene assassinato, e lo stesso Gibson che viene avvicinato da Fox, la protagonista femminile, per vendicare il Killer. Comincia così l'addestramento per risvegliare in un ragazzo represso, umiliato a casa e sul lavoro e cornificato continuamente dalla ragazza con il suo migliore amico (uno sfigato insomma) l'eredità del Killer.
Dopodiché le due storie prendo due strade diverse (e qua non vado a svelare molto altrimenti vi tolgo l'eventuale gusto).Posso solo dire che l'incipit del fumetto (che non viene considerato nel film) è che nel 1986 (guarda caso l'anno di uscita di Watchmen) i supercriminali si sono alleati tutti assieme per sconfiggere una volta per tutte i supereroi. E ci riescono. A seguito dell'evento catastrofico, dove i supereroi sono stati decimati, viene inventata una macchina che cancellerà il ricordo dei superesseri (buoni e cattivi) a tutta l'umanità.
Concludo con un filo di bava. Angelina Jolie, cosa risaputa, è una gran gnocca, ma nel film questa sua qualità viene potenziata al cubo al pari di Uma Thurman in Kill Bill. Non sbavavo così per lei dai tempi di Gone in sixty seconds . La signora Pitt può anche essere un motivo sufficiente per andare il film.
Petizioni
Alcuni tifosi del Milan hanno lanciato una Petizione on line per chiedere a Silvio Berlusconi di cedere la squadra rossonera perché, secondo loro, da quando è in politica ha smesso di investire nel calcio. Il testo, copiato da corriere.it, dice così
«Cari fratelli rossoneri chi ama il Milan non può non capire la situazione difficile di questi anni a livello di mercato. Galliani nelle sue interviste manifesta continuamente la mancanza di risorse economiche, la differenza di introiti, di fisco e di cultura calcistica nei confronti di Spagna e Inghilterra e questo ci fa pensare ad un futuro tutt'altro che sereno. Oltretutto il nostro presidente non ha più intenzione di investire nella società e da quando è in politica il Milan non è più competitivo economicamente in Europa. Questo succede (oltre ai fattori che cita Galliani nelle interviste) per il famoso conflitto di interessi. Un patron di una società non può governare l'Italia per cercare di risollevarla e poi spendere fior fior di euro. In effetti questo ragionamento è logico e va bene per tutti, ma non per noi. Non possono essere i milanisti a pagare per risollevare le sorti dell'Italia e degli italiani. Oltretutto c'è una politica assurda di Fininvest che è quella di non investire più con forza nel Milan. Tutto questo dovrebbe metterci i brividi, dovrebbe farci riflettere tutti. Siamo grati al presidente per tutto quello che ha fatto per il Milan e per noi tifosi, ma la verità è che negli ultimi anni due anni quello che abbiamo vinto è frutto di un miracolo della squadra. Allora poiché non si vive sempre di miracoli e di fortuna, io chiedo, a tutti i tifosi che come me hanno a cuore le sorti del Diavolo, se su questi presupposti potrà esserci un futuro degno di questi colori... Fuori gli attributi popolo rossonero, facciamoci sentire in modo serio, per una petizione forte e manifestiamo liberamente le nostre delusioni. Firmiamo e cerchiamo di ridare al Milan la dignità che gli spetta. Per il bene di tutti ma specialmente del Milan, caro presidente vendi e restituiscici l'orgoglio di essere milanisti»
Bene. Ora faccio partire io una nuova Petizione on line per chiedere al premier in carica, Silvio Berlusconi (fa un po' specie dirlo, lo so) di cedere la Presidenza del Consiglio per preservare la squadra che ha contribuito a far crescere nel cuore dei tifosi rossoneri.
«Cari fratelli rossoneri chi ama il Milan non può non capire la situazione difficile di questi anni a livello di mercato. Galliani nelle sue interviste manifesta continuamente la mancanza di risorse economiche, la differenza di introiti, di fisco e di cultura calcistica nei confronti di Spagna e Inghilterra e questo ci fa pensare ad un futuro tutt'altro che sereno. Oltretutto il nostro presidente non ha più intenzione di investire nella società e da quando è in politica il Milan non è più competitivo economicamente in Europa. Questo succede (oltre ai fattori che cita Galliani nelle interviste) per il famoso conflitto di interessi. Un patron di una società non può governare l'Italia per cercare di risollevarla e poi spendere fior fior di euro. In effetti questo ragionamento è logico e va bene per tutti, ma non per noi. Non possono essere i milanisti a pagare per risollevare le sorti dell'Italia e degli italiani. Oltretutto c'è una politica assurda di Fininvest che è quella di non investire più con forza nel Milan. Tutto questo dovrebbe metterci i brividi, dovrebbe farci riflettere tutti. Siamo grati al presidente per tutto quello che ha fatto per il Milan e per noi tifosi, ma la verità è che negli ultimi anni due anni quello che abbiamo vinto è frutto di un miracolo della squadra. Allora poiché non si vive sempre di miracoli e di fortuna, io chiedo, a tutti i tifosi che come me hanno a cuore le sorti del Diavolo, se su questi presupposti potrà esserci un futuro degno di questi colori... Fuori gli attributi popolo rossonero, facciamoci sentire in modo serio, per una petizione forte e manifestiamo liberamente le nostre delusioni. Firmiamo e cerchiamo di ridare al Milan la dignità che gli spetta. Per il bene di tutti ma specialmente del Milan, caro presidente vendi e restituiscici l'orgoglio di essere milanisti»
Bene. Ora faccio partire io una nuova Petizione on line per chiedere al premier in carica, Silvio Berlusconi (fa un po' specie dirlo, lo so) di cedere la Presidenza del Consiglio per preservare la squadra che ha contribuito a far crescere nel cuore dei tifosi rossoneri.
martedì 1 luglio 2008
lunedì 30 giugno 2008
Another brick in the wall
Bene. Come recita il titolo, un'altro mattone è stato posizionato nel muro della vita. Il ventinovesimo per la precisione. Ed è meno uno a 30. Non che la cosa mi spaventa, è già un paio di anni che mi stanno venendo in mente per celebrare la fatidica data (ed ovviamente non dirò nulla fino ad allora perché non avrebbe senso).
Come tutti i compleanni (mi auguro per chiunque) è stata una giornata all'insegna dei vari messaggi d'auguri. Via sms, via mail o tramite una telefonata. Tutti graditi, alcuni un po' inaspettati, ma comunque graditi. Fra i vari messaggi ricevuti ho piacere di riportare quello di Marcello Cavalli, autore, assieme al cugino Michele Ampollini, dei Ragguardevoli Sabati Sera e della serie animata di Rat-man (con l'onnipresente supervisione del Sommo)
Per carità, tutti i membri del RMFC sono uguali, ma il Fuma per impegno e dedizione è tra quelli un po' più uguali di altri.
Non me ne vogliano gli altri uguali a tutti noi uguali, ma a quel ragazzo lì devono andare degli auguri molto più uguali che ad altri.
E se altri se la prendono... è uguale
Come tutti i compleanni (mi auguro per chiunque) è stata una giornata all'insegna dei vari messaggi d'auguri. Via sms, via mail o tramite una telefonata. Tutti graditi, alcuni un po' inaspettati, ma comunque graditi. Fra i vari messaggi ricevuti ho piacere di riportare quello di Marcello Cavalli, autore, assieme al cugino Michele Ampollini, dei Ragguardevoli Sabati Sera e della serie animata di Rat-man (con l'onnipresente supervisione del Sommo)
Per carità, tutti i membri del RMFC sono uguali, ma il Fuma per impegno e dedizione è tra quelli un po' più uguali di altri.
Non me ne vogliano gli altri uguali a tutti noi uguali, ma a quel ragazzo lì devono andare degli auguri molto più uguali che ad altri.
E se altri se la prendono... è uguale
Brindisi
Dopo una settimana di post strani per molti, ma che per alcuni hanno un significato decisamente notevole, eccoci arrivati alla conclusione. Domani qualcosa sarà cambiato, o forse no, ma intanto una tacca è stata aggiunta.
Agli amici assenti, agli amori perduti, agli antichi dei, e alla stagione delle nebbie, e che ognuno di noi possa sempre dare al diavolo ciò che gli spetta!
Agli amici assenti, agli amori perduti, agli antichi dei, e alla stagione delle nebbie, e che ognuno di noi possa sempre dare al diavolo ciò che gli spetta!
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