giovedì 30 giugno 2011

Trentatremenouno

Prima di questo post occorre fare una premessa: è l'una di notte e potrei non rispondere delle mie azioni o di quello che scrivo.

Il 33 è un numero primo la cui prima immagine che viene in mente sono gli anni di Cristo. A pensarci bene non potrebbe essere diversamente: il 3 è il numero cristiano perfetto perché si riferisce alla trinità (Deus est Pater et Filius et Spiritus Sanctus) e, di conseguenza, il climax di quel racconto di narrativa conosciuto come Vangelo non poteva che succedere quando il protagonista della storia aveva 33 anni, ovvero un doppio 3. Perché non 45 o 57? Rileggetevi la frase immediatamente precedente e troverete la ragione: doppio 3. Ma allora, se il tre è così importante perché non fare tre volte tre? Perché non s'è mai visto un uomo arrivare a trecentotrentatre anni, e se così fosse dovremmo iniziare a preoccuparci di come togliere di mezzo Berlusconi dalla politica italiana, visto che di anni ne ha solo 75. Fate voi i conti di quanti ne potrebbe vivere ancora se l'età di schiattamento fosse 333...
Appurato, quindi, che il buon Gesoo dovesse compiere il suo dovere alla mistica età di 33 anni, rimane quindi da capire, in tutto questo, cosa c'azzecca con il sottoscritto che in data odierna compie 32 - leggere trentadue - anni?
Nulla.
Ma vi lascio, a chiunque sia incappato in questa mia follia schizofrenica da compimento del genetliaco in corso, con una perla di saggezza: se il tre è il numero perfetto, e il 33 è un doppio 3, non sarebbe il caso, una volta raggiunta l'età per la crocifissione, festeggiare degnamente in tre?


Questa foto non c'entra nulla, era solo ricordare che al proprietario di questo blog piace la patata.