martedì 21 settembre 2010

mercoledì 8 settembre 2010

I Sacrificabili

Che è questa la traduzione esatta della parola Expendables, e non certo l'italico titolo I mercenari, anche se rende l'idea sul mestiere che Stallone, Statham e soci portano con tamarra dignità sullo schermo. Non ci sono molte parole da dire, The Expendables è una figata tamarra imperdibile con praticamente tutti i protagonisti dei film d'azione degli anni '80/90. Mancano giusto un paio di nomi, ma quelli che non ci sono in Expendables li ritroviamo fra qualche settimana in Machete (il signor Seagal, ad esempio).



La storia, molto semplice, narra di un gruppo di mercenari alle prese con un lavoro che, una volta rifiutato, diventerà qualcos'altro. Ma non dico oltre sulla trama, andatevi a spendere questi 5 euro e spegnete il cervello per questi 100 minuti senza dover guardare minchiate adolescenziali o pessimismi cosmici: qua si vuole spaccare il culo e spendere qualche migliaio di dollari in esplosivi.



Uno dei motivi per il quale The Expendables è un film da vedere è per la macedonia di attori dal background squisitamente da film reaganiano (Stallone, Willis, Lundgren, Rourke e la "comparsa" Schwarzeneger), oltre a qualche innesto che ha raccolto i suoi allori negli anni novanta (Statham e Li) non necessariamente in campo cinematografico come Austin e Couture. E ammetto di aver aspettato con trepidazione che i due, il primo ex pro-wrestler il secondo mma fighter, venissero alle mani perché facessero vedere del buon combattimento in stile brawl.



In ogni caso mai titolo, quello inglese intendiamoci, fu più appropriato. Senza stare a dare significati sociali o filosofici (anche perché il film non ha e non vuole dare avere qiesta pretesa) la cricca di Stallone e soci è materiale di consumo, sacrificabile, gente che viene chiamata a fare il lavoro sporco quando gli altri non possono/vogliono.

Il consiglio finale è di andare a vederlo perché è una bomba megatronica di puro divertimento.