venerdì 10 ottobre 2008

Democrazia cinese

È notizia di oggi che vuole, per il 23 novembre, il nuovo album dei Guns & Roses. Non sono un grande fan dei G&R, ma vedo di far luce un po' sulla questione.
Chinese Democracy è forse il disco con la maggior lavorazione della storia della storia in quanto sotto i ferri di Axl Rose da ben sedici anni, a suo dire perché mai pienamente soddisfatto del prodotto finito. Quindi ripreso, disfatto, rifatto, rielaborato in un ciclo perpetuo durato tre lustri. Facendo un paragone azzardato, si potrebbe dire che Axl Rose è una moderna Penelope che tesse di giorno il suo arazzo, Chinese Democracy, disfandolo la notte per non dover scegliere un marito fra i Proci, i fan dei G&R.
Dopo aver sparato una bella cazzata, mi consento di esprimere perplessità sull'effettiva qualità del prodotto. Nulla da ridire sulle manie di perfezionismo, forse eccessive, del leader dei Guns, ma l'altra metà del cielo del gruppo, Slash, ha da tempo abbandonato il gruppo per scazzi con Rose e, soprattutto, voglia di fare altro. D'altra parte non si può chiedere ad un chitarrista di stare fermo sedici anni e quindi s'è inventato un progetto, i Velvet Revolver, che bene o male ha dato i suoi frutti e siccome in Chinese Democracy Slash è completamente assente è lecito
avere qualche dubbio sullo stile delle corde.
Questa non vuol essere affatto una stroncatura, specie considerando che manca oltre un mese all'uscita, ma credo anche che molti fan saranno delusi dal disco, esattamente come sto leggendo, in questi giorni, critiche, in alcuni
casi anche pesanti, contro l'ultimo album dei Metallica.
Personalmente non ho nulla contro entrambi i gruppi, ma sia i Metallica che i Guns ci guadagnerebbero ritirandosi in tempo utile. Mi viene in soccorso, per spiegare meglio il concetto che sto cercando di esprimere, la canzone Sunset Boulevard degli Elio e le storie tese del quale prendo qualche stralcio

Ti gridavano: " Fenomeno ! ", ora invece gridano: " Bu' "; un signore grasso e lento giunto al viale del tramonto. Dai ascolto a chi ti vuole bene, campione, fallo anche tu; meglio adesso che sei un mito, da domani sarai un peto.

Ecco, grazie Stefano, grazie Nicola. Se foste
due dei più grandi gruppi metal e hard rock degli anni 90, uno con una
serie di ultime brutte produzioni in sequenza e l'altro con un probabile, quanto vagamente annunciabile, flop, non vi ritirereste dalle scene nel vostro momento di forma migliore per lasciare un buon ricordo?

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