mercoledì 3 settembre 2008

Motörizer

Spaccano il culo ai passeri da più di 30 anni e non sembrano intenzionati ad andarsene in pensione. Questo finchè il whiskey e i decibel non decideranno che l'immortale ha avuto una vita anche troppo lunga per l'elenco di eccessi avuti finora.
L'immortale è Lemmy Kilminster mentre gli sventrapasseri sono, ovviamente, i Motörhead che tornano con un nuovo disco, Motörizer, due anni dopo Kiss of Death.



Prima di dire la mia sul disco e le canzoni ivi contenute faccio una panoramica generale sulla band brittanica. I Motörhead sono la miglior metal band di tutto il creato. Fine della panoramica.

Se non siete d'accordo se ne può parlare. Alla fine però io ho ragione e voi no.

La tracklist è potente, come da prerogativa di Lemmy e soci, suono dinamico, potenza espressiva, il tutto caratterizzato dalla classica voce roca di Ian.
Il disco inizia con Runaround man che è un rock veloce con poche pause e molte accellerate. Si prosegue con Teach you how to sing the blues, canzone nel puro stile classico di questi ragazzi britannici (ed è anche una delle migliori del disco). Non mi dilungo oltre sulle altre, ma tutte sono da sentire perché, come dicevo all'inizio, i Motörhead spaccano il culo ai passeri da oltre 30 anni e questo disco non viene meno alla loro voglia di essere la loudest band of the world.


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