Destino è il primogenito degli Eterni; in Principio era il Verbo e fu impresso a mano sulla prima pagina del suo libro, prima ancora che fosse pronunciato.
Destino è anche il più alto degli Eterni, agli occhi dei mortali.
Alcuni credono che sia cieco; mentre altri, forse a ragione, sostengono che abbia ben oltrepassato la cecità e che in verità sia costretto a vedere: che osservi le traiettorie delle gallassie nel loro movimento a spirale attraverso il nulla, o i complessi intrecci compiuti dalle creature viventi nel loro viaggio attraverso il tempo.
Destino fa odore di polvere e di biblioteche notturne.
Non lascia impronte.
Non proietta ombra.
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