giovedì 31 gennaio 2008

Together standing tall, Shoulder to shoulder

Credo che qualcuno di voi sappia che a me piace il rugby (ragbi, non regbi) e che lo pratico. Sabato, puntuale come un orologio svizzero, riparte il Torneo delle 6 nazioni, forse il più prestigioso torneo sportivo. L'Italia del nuovo ct Nick Mallet affronterà la nazionale del trifoglio, l'Irlanda. Ed è ai verdi che è dedicato questo post, come i futuri saranno dedicati ai nostri futuri avversari. Se avete qualche infarinatura di geopolitica dovreste sapere che l'isola irlandese è suddivisa in Eire (Repubblica irlandese) e Irlanda del Nord facente parte del Regno Unito. Da una parte abbiamo i cattolici, dall'altra i protestanti. Fra le due fazioni non corre buon sangue (forse l'acronimo IRA vi potrà dire qualcosa) tant'è vero che negli sport hanno due distinte nazionali. Non nel rugby. Assieme al cricket e all'hockey è il solo sport che riunisce in un'unica rappresentativa protestanti e cattolici in un esempio di convivenza pacifica. Però. C'è un però che riguarda l'inno. The soldier's song, inno della repubblica irlandese, è un'omaggio a tutti i combattenti dell'indipendenza e qualcosa nei protestanti non tornava così l'Irish Rugby Football Union, nel 1995, commissionò a Phil Coulter Ireland's Call, un'unico inno che rappresenti l'anima ovale dell'Irlanda.
Ora, dopo tutto questo pippone, potete guardarvi il XV d'Irlanda cantare l'inno



mercoledì 30 gennaio 2008

Dopo lo scooter...

... anche la macchina.
Normalmente non scrivo due post nello stesso giorno. L'eccezionalità della cosa è dovuta alla mia sequela di sfighe nel campo motori. Da un paio di settimane sono fermo con lo scooter, variatore a puttane. Va bene, poco importa, sarà la scusa definitiva per prendere una moto degna di tale nome. Stasera, però, anche la macchina non ne voluto sapere di partire.
Il mio commento è rappresentato da questa siNpatica immagine votiva


Riesco a portarla fuori dal parcheggio del supermercato che poi chiudeva, torno a casa e dopo cena vado con mio padre a vederla. La fortuna vuole che il meccanico amico passi per sbaglio da quelle parti (veramente). Da un'occhiata. Pompa della benzina a puttane. 100 euris. Lasciamo le chiavi e per domani sera dovrebbe essere pronta.
Ora: dopo una tale sequenza di sfighe sono portato a credere al karma e che tutto mi verrà restituito indietro come enormi fortune. Anche perché in alternativa devo iniziare a preoccuparmi che la prossima questione motoria dalla quale avrò dei problemi potrebbero essere le gambe direttamente...

Irlanda - Italia: il XV azzurro

Il ct Nick Mallett ha reso pubblica la formazione che scenderà in campo, sabato 2 febbraio, nella partita inaugurale dell'edizione 2008 del Torneo delle Sei Nazioni. Di seguito i convocati:
ITALIA
15 David BORTOLUSSI (Montpellier, 14 caps)
14 Kaine ROBERTSON (Montepaschi Viadana, 26 caps)
13 Gonzalo CANALE (Clermont-Auvergne, 36 caps)
12 Mirco BERGAMASCO (Stade Francais, 47 caps)
11 Pablo CANAVOSIO (Castres Olympique, 17 caps)
10 Andrea MASI (Biarritz Olympique, 35 caps)
9 Pietro TRAVAGLI (Overmach Cariparma, 2 caps)
8 Sergio PARISSE (Stade Francais, 48 caps) – capitano
7 Mauro BERGAMASCO (Stade Francais, 62 caps)
6 Josh SOLE (Montepaschi Viadana, 23 caps)
5 Carlo Antonio DEL FAVA (Ulster, 23 caps)
4 Santiago DELLAPE' (Biarritz Olympique, 47 caps)
3 Martin CASTROGIOVANNI (Leicester Tigers, 49 caps)
2 Leonardo GHIRALDINI (Cammi Calvisano, 6 caps)
1 Andrea LO CICERO (Racing Metro Paris, 71 caps)

a disposizione
16 Carlo FESTUCCIA (Racing Metro Paris, 42 caps)
17 Salvatore PERUGINI (Stade Toulousain, 47 caps)
18 Carlos NIETO (Gloucester RFC, 21 caps)
19 Tommaso REATO (Femi CZ Rovigo, esordiente)
20 Alessandro ZANNI (Cammi Calvisano, 17 caps)
21 Andrea MARCATO (Benetton Treviso, 2 caps)
22 Ezio GALON (Overmach Cariparma, 14 caps)

Analizzandola si vede che i reparti sono pressoché intatti. I caps guadagnati dai singoli giocatori fanno capire che a Dublino, contro l'Irlanda, Mallett preferisce affidarsi all'esperienza e questa non è una sopresa perché il tecnico sudafricano aveva già detto che avrebbe dato tempo ai giovani per crescere senza bruciarli e poi, da che mondo è mondo, un ct che arriva non stravolge completamente l'organico per rischiare di avere un tracollo sul piano dei risultati e delle prestazioni.
La vera grande differenza rispetto al passato la si vede nella mediana con Travagli alla mischia e Masi all'apertura. Questa è sicuramente la scommessa di Nick Mallett. Una mediana completamente nuova che porti l'Italia fuori dal tunnel in cui si era cacciata dopo il ritiro di Dominguez. Già... Dominguez... Nel 2003 Diego Dominguez si ritira dal rugby giocato lasciando un vuoto nella posizione che i suoi successori (Pez, De Marigny, Orquera, Wakarua), con la sola eccezzione, forse, di Scannavacca, non hanno saputo colmare. Con il Mondiale concluso poi, anche un grande della mediana come Alessandro Troncon si è ritirato nelle retrovie lasciando ancora di più il problema di trovare una soluzione rapida ed efficace. La soluzione, al momento, è quella che verrà schierata sabato. Con il tempo, poi, ci sarà l'occasione per un giovane talento come Andrea Marcato di fare la sua parte da titolare. Intanto è fra quelli a disposizione di Croke Park e chissà che magari non sia già il tempo della rivoluzione sudafricana...

martedì 29 gennaio 2008

Akira Fudo ed il delitto di Perugia

28 gennaio 2008, Milano
Incredibile scoperta della redazione della redazione del TG5 riguardo un inquietante retroscena dell'omicidio di Meredith Kercher. A quanto pare, gli inquirenti hanno trovato delle prove inconfutabili riguardanti la fonte d'ispirazione dei giovani per la progettazione e la messa in pratica dell'assassinio.

Sembra infatti che la causa di tutti i mali, il motivo per cui i giovani e ricchi fancazzisti provenienti da mezzo mondo abbiano commesso un crimine così grave sia la loro pericolosissima abitudine di legger fumetti cines... Ah, non sono cinesi? Giapponesi, volevo dire Giapponesi. Cazzo ne so, 'sti asiatici so' tutti uguali.

Dalle indiscrezioni scoperte dalla prontissima redazione del TG5, sembra che il giovane Raffaele Sollecito si sia ispirato alle gesta di Akira Fudo, noto ai più col suo nome d'arte, Devilman. I nostri colleghi giornalisti sostengono che in una sequenza della storia il giovane Akira assiste allo stupro ed all'omicidio di una ragazza; noi abbiamo controllato l'intera pubblicazione di Devilman e non abbiamo trovato nulla del genere, ma se lo dicono i nostri stimatissimi giornalisti del TG5 forse è perché ne sanno più di noi. Tale tesi è stata avvalorata da una deposizione d'uno dei testimoni chiave, che asserisce che, la notte precedente al delitto, abbia visto Sollecito volare al chiar di luna.

L'ivoriano invece, Rudy Guede, si è ispirato a Trigun. Non a Vash the Stampede, il protagonista dell'omonimo manga, ma ad un certo Trigun non meglio identificato, probabilmente presente in qualche manga a noi sconosciuto, ricercato per aver compiuto una strage. Pare che infatti l'ivoriano abbia partecipato all'omicidio con il preciso scopo di ricevere una taglia sulla propria testa. Purtroppo per lui, lo stratagemma non ha funzionato, in quanto le forze dell'ordine sono subito arrivate a lui.

Gli inquirenti sono attualmente alla ricerca di Go Nagai, autore di Devilman nonché pericolosissimo traviatore di giovani menti. Il mangaka, intervistato sulla faccenda, ha dichiarato:
«Eh? Cioè, mi avevano detto che voi Italiani siete strani, ma non credevo fino a 'sto punto...»

Sollecito, dal suo canto, ha ribattuto:
«Cazzo, e se lo sapevo che finiva così quella sera mi mettevo la maglietta di Amici di Maria de Filippi, almeno se la pigliavano con lei!»

Molteplici le reazioni dal mondo politico; mentre Mastella è convinto nel dare la colpa dell'incidente alla magistratura politicizzata, Berlusconi afferma che questo è l'ennesimo segno di decadimento al quale ci ha portato il governo comunista e che, quando salirà lui al governo, gli unici cartoni permessi saranno Tom & Jerry e Braccio di Ferro.

L'imperatore Palpatine ha espresso la volontà d'inviare al più presto un esorcista ad occuparsi di scacciare il demonio che ha contaminato i giovani, per poi affermare:
«Kwesta ezzere colpa ti aziatici infeteli! Antate e pruciate tiapolici fumetti cinesi! Pruciateli tutti, zono opera tel temonio!»



La ricostruzione dell'omicidio secondo il TG5; potete benissimo vedere Sollecito a sinistra e la Kercher a destra.

lunedì 28 gennaio 2008

Rho - Tradate 56 - 7

E' stato un buon Rho quello che ieri si è visto sul campo di casa a confrontarsi con il Tradate. Il risultato di 56-7 è indice dei valori dimostrati con entrambi i reparti rhodensi a lavorare bene.
La partita di ieri ha visto anche il mio ritorno dall'infortunio alla spalla e sono decisamente soddisfatto. Le mischie sono andate bene, ottime le touche e anche qualche ruck è stata buona.
Una buona ripresa di campionato, quindi, anche in considerazione della sconfitta della Union Milano, capolista, a favore dei cugini di Lainate.


Aspettando il 6 Nazioni - Il Calcio


giovedì 24 gennaio 2008

Ramiro a Pez

Come credo si starà notando, con l'avvicinamento del 2 febbraio (giorno di inizio del 6 Nazioni) questo blog tende a diventare a tema unico. Non me ne si voglia, ma per un rugbysta il 6N diventa l'argomento principale di discussione. Più della crisi di governo. Più della scelta di comprare o meno una moto per sostituire lo scooter fermo. Più che ricordarsi di telefonare la cooperativa edile per fissare un'appuntamento per la casa. Quindi, ripeto, non me ne vogliate ed anzi avrei piacere di avere le vostre plurime impressioni (alla fine mica sto parlando in maniera assoluta) e quindi procedo con le notizie del giorno.

Nick Mallet ha dato oggi l'elenco dei 25 convocati per le prime due giornate del Torneo delle Sei Nazioni. Il fatto che fra i 25 non ci sia Pez mi fa solo esultare. Ho già avuto modo di dire che Pez come giocatore non mi piace e sono contento che Mallett sia della stessa idea avendolo escluso per motivi tecnici. Alla mediana, quindi, vedremo un binomio assolutamente inedito con Simon Picone alla mischia e Andrea Masi, come anticipato dai test dei giorni precedenti, all'apertura. E sono veramente, ma veramente fiducioso. Credo sinceramente che il 2 febbraio, contro l'Irlanda, ne vedremo delle belle.


L'altra buona notizia che ho saputo oggi è che Marco Paolini (con la collaborazione di La7) ha realizzato una serie di quindici corti per spiegare il rugby dove si sviscererà il gioco, la sua terminologia e la passione che i giocatori e i semplici amatori danno e ricevono da questo sport.
Pubblicherò su questo sito, a ritmo giornaliero, i video che andranno quindi a sopperire alle mie "lezioni di rugby" che mi ero prefissato di fare in vista del 6 Nazioni.
Buona visione

APETTANDO IL 6 NAZIONI - La palla


martedì 22 gennaio 2008

Fantarugby

E' iniziato il percorso di avvicinamento al 6 Nazioni e si torna a parlare di rugby internazionale giocato.
Nick Mallet a proposito dell'imminente Torneo ha voluto precisare che lavorerà con i giocatori che hanno esperienza e quindi non ci sarà il "largo ai giovani" che molti auspicano. Su questo il sudafricano è stato chiaro: "Non posso rischiare conseguenze psicologiche su un giovane talento, che se sbaglia qualcosa con Irlanda e Inghilterra potrebbe pagare un conto salato." Da notare che fra i 32 convocati c'è una buona infornata di giovani rugbysti Made in Italy come Marcato, Sgarbi, Picone, Patrizio, Pavanello, Reato e Travagli. Nomi sui quali puntare per creare una nazionale di italiani d'Italia e non di italiani d'Argentina, Nuova Zelanda o Francia. Logico quindi che, alla prima prova sul campo, si preferisca affidarsi ai vecchi.
Come conseguenza di questa decisione potremmo rivedere all'apertura Pez. L'alternativa che è stata testata in questi giorni all'Acquacetosa è Andrea Masi con il numero 10.
Fantarugby? Non lo so. Andrea Masi è un'ottimo centro e non ho elementi per dire che può giocare apertura. Le parole di Mallet, però, ne lasciano presagire l'utilizzo. Masi placca e rompe i placcaggi (come ogni buon centro deve fare) quindi se facesse suo il ruolo di apertura sarebbe un'autentica sicurezza. Molte volte, infatti, le difese trovano il loro punto debole proprio all'apertura proprio perché in genere viene richiesto un lavoro diverso che non facilita l'approccio al contatto. Pez ne è un esempio visto che non placca.
Tutto quello che ci sarà da dire sul lavoro di Mallet potrà essere detto dopo la prima giornata a confronto del risultato e della prestazione. Io nel frattempo mi pongo fiducioso.

sabato 19 gennaio 2008

Sergio Parisse ed il nuovo capitano

Nella giornata di ieri, il neo ct azzurro Nick Mallett, ha nominato il nuovo capitano della nazionale ovale: Sergio Parisse. La notizia mi lascia sorpreso sia positivamente che negativamente. Premettendo che a me Marco Bortolami, come capitano, non mi dispiaceva, devo dire che la scelta di Mallet, alla fine, non è malaccio. Probabilmente avrei preferito vedere con i gradi di capitano Mauro Bergamasco.



In ogni caso il buon Sergio è il nuovo capitano e vale quindi spendere due parole su di lui.
Sergio Parisse nasce a La Plata, Argentina, il 13 settembre 1983. Suo padre Sergio Sr. emigra da L'Aquila (dove giocava come ala a cavallo degli anni '60 e '70).
Nel 2001 viene chiamato alla corte della nazionale under 19 per poi passare alla nazionale maggiore nel 2002. Colleziona 48 caps ed è attualmente in forza allo Stade Francais (la stessa squadra dei fratelli Bergamasco) con la quale s'è laureato campione di Francia nella scorsa stagione.
Gioca terza linea centro, ma non disdegna il gioco tipico dei trequarti come dimostra questo drop.





Passando alla parte gossippara (questo è per tutte - 2/3 - le ragazze che leggono questo blog), sia ai mondiali del 2003 sia a quelli appena giocati è stato eletto giocatore più sexy. E' fidanzato con Miss Europa 2006 (sti cazzi aggiungo io) e, essendo un giocare dello Stade Francais è naturalmente protagonista del calendario sexy Dieu du Stade dove si mostra per gli occhi di ragazze e omosessuali (è noto che il calendario è un must to have nella comunità gay).




martedì 15 gennaio 2008

Poi la gente si stupisce

Nell'ultima enciclica Spe Salvi, Benedetto XVI in Ratzinger (per gli amici Benny 16) ha chiaramente ostentato un'atteggiamento ostile nei confronti della scienza, degli scienzati e dei luminari.
Poi la gente si stupisce se all'Università La Sapienza (!!!!) di Roma non lo vogliono fra i piedi all'apertura dell'anno accademico. Gente portatori della ragione e della voglia di conoscenza dovrebbero sentire un'emerita testa di cazzo che li ha paragonati al male assoluto?
Scusate, ma questa mi viene dal cuore. Non continuo perché verrei preso per un papabile attentatore alla vita di Razzo16.

lunedì 14 gennaio 2008

Due ore di Stronzate

Ieri sera c'è stata la famigerata diretta televisiva della Domenica Sportiva con ospite il Rugby Rho. Serata decisamente deludente non tanto perché non sono stato inquadrato (ero dietro il pirla della moviola e Teocoli ma non a favore di camera), quanto perché eravamo lì e in due ore e mezza di trasmissione non c'è stata una citazione o un ringraziamento per la presenza della squadra. Insomma, eravamo lì a fare da pubblico non pagante (e neanche pagato). Una rottura di palle stratosferica.
Due episodi divertenti sono capitati quando eravamo già fuori. Il primo con il Presidente che dava una copia del libro del Sessantesimo a Luciano Spalletti autografandoglielo e noi a prenderlo per il culo. Grande la risposta del tecnico della Roma con "Ma dai! E' il libro del Sessantesimo!"
Il secondo episodio ha visto protagonista me e Zaccheroni che stava chiamando un taxi. Davanti ad un tecnico (voci dicono che stia allenando una formazione di Subbuteo) appiedato anche ai rugbysti scappa la lacrimuccia e quindi è arrivata dal sottoscritto la proposta: "Mister. Io un posto sulla Panda ce l'ho. Però devo fare benzina". Stranamente non mi ha risposto.

sabato 12 gennaio 2008

Muddy

Chi di voi mi legge sa che ieri è stata una giornata piovosa e quando piove il terreno si bagna, si impregna di quell'acqua piovana. I campi diventano fangosi, palta, melma.
Ieri sera c'è stato un'allenamento ridotto per via di una cena societaria. Si gioca. Si placca, si corre, si segna. Tutto con le interruzioni da partita perché era presente Carotenuto.
Alla fine dell'allenamento eravamo coperti di fango, irriconoscibili l'uno dall'altro se non per l'altezza o la stazza.
Un'altra occasione per ricordarmi che amo questo sport


giovedì 10 gennaio 2008

Pro lisso

Oggi è ufficialmente l'anno nuovo. Lo so che è il 9 (anzi... ormai il 10) però, per una serie di cose, oggi sono reiniziate alcune cose che erano rimaste in sospeso.
Lavoro. L'anno nuovo ha portato un bel po' di novità a cominciare dal fatto che a partire da lunedì c'è un nuovo art-director a stabilire le linee guida della rivista ed oggi, fresco fresco di ritorno da Roma, ho già iniziato a fasarmi con lui. Abbiamo parlato, ci siamo confrontati ed abbiamo iniziato a lavorare assieme. La prima impressione è buona. E' arrivato anche un nuovo grafico che aiuterà me e Valezot nella realizzazione mensile. Ed anche lì credo che si vada sul sicuro.
Rugby. In ritardo rispetto ai miei compagni di squadra che hanno iniziato venerdì, anche per è arrivato il tempo di staccare le scarpe chiodate dal muro e riprendere l'attività fisica. Stasera ho corso, alzato in touche, placcato (quello che riuscivo a fare non essendo un grande placcatore) e spinto in mischia. Mi sentivo vivo. La spalla non mi dava problemi, solo qualche leggero fastidio quando si trattava di fare flessioni, ma ci lavorerò sopra. Voglio tornare a giocare, porca puttana! Ho fame di mischie, touche, placcaggi, ruck, maul, ma soprattutto ho voglia di condividere con i miei compagni la gioia di una meta.
Domenica 13 gennaio, invece, il Rugby Rho sarà ospite della Domenica Sportiva. Se volete vedere il mio faccione dovete solo accedere la televisione su RaiDue a partire dalle 22.30


martedì 8 gennaio 2008

Back from Rome

Il mio annuale pellegrinaggio a Roma ha avuto oggi il suo epilogo. Ritorno, dopo un week-end lungo, alla bruma milanese sebbene sulle sponde del Tevere abbia avuto modo di sentirmi a casa fra pioggia e Scighéra.
La cosa bella che mi piace di Roma è il suo aspetto caciarone. Sempre allegra, sempre viva e pulsante in contrapposizione al grigiore e alla chiusura dei milanesi. Questa è una cosa che "noi del nord" dobbiamo imparare.
Delle tante cose viste e fatte durante il mio soggiorno, vale la pena di ricordare la mostra di Gauguin della quale la cosa più bella è stata una noce di cocco intagliata con motivi maori. Autore: sconosciuto.
Lunedì è stata una giornata abbastanza singolare. Oltre ad aver fatto il turista solitario, visto che il mio ospite (Michele, amico d'infanzia) lavorava, e quindi essermi fatto a piedi da Ponte Lungo a Fontana di Trevi (passando per S. Giovanni in Laterano, Colosseo, Fori Imperiali, Vittoriano) e aver girato lì attorno (Pantheon, Palazzo Madama, Galleria Sordi), ho avuto anche modo di andare a vedere la mostra della Pop-Art alle stalle del Quirinale. L'occasione, interessante anche perché avevo un accredito a nome Fumarola (miracoli delle amicizie), è stata utile per aumentare il mio bagaglio artistico. La mostra dura fino al 27 gennaio. Se riuscite andateci. Nel culo della situazione sono riuscito anche a vedere, da posizione rialzata, il cambio della guardia dei corazzieri a cavallo.
Roma ha sempre avuto la capacità di rigenerarmi. Quando torno a casa mi trovo rinato. E questa volta non fa eccezione


Mel Ramos - Virnaburger