martedì 6 maggio 2008

Arrestato Gianfranco Fini: era uno dei naziskin di Verona

6 maggio 2008
Scoperte le identità dei naziskin che a Verona hanno assalito e ucciso un ragazzo.
Hanno molto insospettito la polizia le deliranti affermazioni di Gianfranco Fini ieri sera a Porta a porta, il quale affermava che l'omicidio non è una cosa di per sé grave, l'importante è che sia commesso da italiani e non dagli extracomunitari. "E poi" dice Fini a Bruno Vespa, "succedono cose molto più gravi, ad esempio l'altra sera ero a Verona con gli amici La Russa, Storace e Calderoli, chiedo ad un tizio se mi può offrire una sigaretta e questo cosa fa? Mi dice di no! Cioè, è una cosa INCONCEPIBILE, un gesto IMPERDONABILE! LA SOCIETÀ SE NE VA A PUTTANE PER COLPA DI UNO STRONZO FOT@%!TO COMUNISTA! VAF@£#LO! CI VUOLE LA PENA DI MORTE!!!". Segue una serie agghiacciante di bestemmie che vedono costretto Vespa a mandare la pubblicità. Al ritorno in onda Fini era sparito, verrà trovato 6 ore più tardi fermato dalla polstrada mentre sfrecciava ai 200 all'ora a bordo della sua auto blu decappottabile strafatto di LSD cantando a squarciagola Meno male che Silvio c'è. Nel suo bagagliaio sono stati trovati: il cadavere di una prostituta rumena arrotolata in una badiera di Israele, una mazza e una bomboletta spray che si sospetta siano gli stessi oggetti usati per vandalizzare le lapidi dei morti delle Fosse Ardeatine, inoltre una ghiandola pineale mezza masticata che si teme possa appartenere alla stessa vittima dei naziskin di Verona.

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