lunedì 29 settembre 2008

Cecce Haiku

La mia cicci
mi ha dato il cocco
ed ora faccio la cacca
che dal mio ano fa cuccu

sabato 27 settembre 2008

Accade il: 26 settembre

26 settembre 2008, Milano - Il portiere del Milan Christian Abbiati dichiara di non vergognarsi di sentirsi fascista, di fare scorregge in ascensore, di ruttare in pubblico e di ignorare cosa significhi la parola vergogna.

mercoledì 24 settembre 2008

Titti haiku

A tutti,
come a Totti,
piacciono le tette.
Basta avere tatto.

lunedì 22 settembre 2008

Giocattoli per la bontà divina

Volevo scegliere un video degli Hellacopter, band svedese che ho avuto il piacere di vederla suonare dal vivo ad un concerto un po' d'anni fa. Ora questi bravi ragazzi hanno deciso di prendere ognuno la propria strada e, salvo reunion, non avrò modo di riverderli.
Tornando al video da scegliere, ero indeciso fra Toy and Flavour tratto da High visibility, il quarto album, e By the grace of God che è la title track del quinto (e di conseguenza omonomio) album.
Beh. Ho deciso di postarle entrambe. Ecchisenfrega direte voi. E no, quello lo dice Marco Masini.

Ecco a voi, quindi, Toys and Flavour




e By the grace of God



sabato 20 settembre 2008

Put one's bike in for its MOT.

Appena ritirata la moto dal meccanico e mi sento già meglio... Niente più sveglie ad orari assurdi (8.30 per iniziare alle 11.00, ma stiamo scherzando?) e tempi di percorrenza nella media di 30 min. Senza contare il grande vantaggio di stare ai propri orari, alle proprie voglie, ai propri ritardi e non di quelli dei signori delle Ferrovie Nord.
D'altronde sogno un mondo dove in un futuro (non molto lontano, mi auguro) ci sia il teletrasporto che consenta il trasferimento casa-lavoro e lavoro-casa in un battito di ciglia per lasciare i viaggi lunghi (che a quel punto anche quindici minuti lo saranno) a chi si vuole godere il paesaggio, le curve di una strada di montagna, avere sulla propria destra il mare che rilascia le onde sulla spiaggia.

venerdì 19 settembre 2008

giovedì 18 settembre 2008

Toccami Silvio!

Mi piaci, ah ah
mi piaci, ah ah ah
mi piaci tanto tanto tanto ah
sembra incredibile ma ho un fioretto per te

Mi piaci, ah ah
mi piaci, ah ah ah
mi piace tanto tanto tanto ah
questo strano duello che faccio con te

Si chiama tuca tuca tuca
mi ha toccato Silvio
per potergli dire
mi piaci mi piaci mi piaci mi piaci mi pia…

Ti voglio, ah ah
ti voglio, ah ah ah
è tanto bello bello star con te
e quando ti guardo lo sai che voglio un posto in tv

Si chiama tuca tuca tuca
mi ha toccato Silvio
per potergli dire
mi piaci mi piaci mi piaci mi piaci mi pia…

Ti voglio, ah ah
ti voglio, ah ah ah
è tanto bello bello star con te
e quando ti guardo lo sai che voglio un posto in tv

Si chiama tuca tuca tuca
mi ha toccato Silvio
per potergli dire
mi piaci mi piaci mi piaci mi piaci mi pia…

Ti voglio, ah ah
ti voglio, ah ah ah
è tanto bello bello star con te
e quando ti guardo lo sai che voglio un posto in tv, ah ah
e quando ti guardo lo sai che voglio un posto in tv, ah ah
e quando mi guardi lo so cosa tu vuoi da me


mercoledì 17 settembre 2008

Perché le cose, se devono succedere, succedono tutte assieme

Eh sì perché metti che devi fare il tagliando alla moto, da un meccanico la devi portare e quindi sei senza due ruote per andare al lavoro. E considerando che magari hai il turno della mattina nel quale inizi alle 5.00 (e non sono post meridiem) e i treni iniziano ad andare un'ora dopo allora valuti per quei giorni di usare la macchina, tanto alle 4.30 in tangenziale non c'è nessuno e alle 13.30, quando esci dal lavoro, non c'è il traffico intasato delle 8.00.
Capita quindi che la macchina di cui sopra abbia una perdita d'olio e che, di ritorno, si vada a rasentare la fusione atomica del motore. Fortunatamente riesci a metterci l'olio, 2 Kg dopo che l'altro ieri ne avevi messo 1 litro e che, di conseguenza, tu propenda per portarlo al tuo meccanico di fiducia perché, giustamente, non ti fidi a fare altri 120 chilometri fra domani e dopodomani quando, ipoteticamente, vai a ritirare la moto dal meccanico.
Il risultato è una mancanza di mezzi che ti obbliga a chiedere ad un collega (grazie!) a cambiare il turno con il suo passando quindi al centrale sperando che l'indomani non ci sia lo sciopero dei treni.


martedì 16 settembre 2008

L'Italia non è un paese razzista

È la cantilena che si sente ripetere da due giorni a questa parte in seguito all'uccisione, a sprangate in faccia, di un ragazzo di colore reo di aver rubato dei dolci.
L'Italia non è un paese razzista nella stessa misura per la quale l'Italia non è un paese cattolico.
L'Italia non è un paese razzista nella stessa misura per la quale in Italia non ci sono mafiosi al governo.
L'Italia non è un paese razzista nella stessa misura per la quale in Italia l'ultima campagna elettorale non è stata incentrata sulla paura del diverso e dello straniero.

Ora respirate.

L'Italia è un paese razzista perché abbiamo avuto il ventennio fascista. E certe cose non sono andate perdute.
L'Italia è un paese razzista perché la Lega ha basato la sua campagna elettorale sull'alimentare la paura dello straniero che viene in Italia a rubare i nostri averi, stuprare le nostre donne e rubare il nostro lavoro. E la Lega è al governo grazie anche ad un aumento sostanziale della base elettorale.
L'Italia è un paese razzista perché gli on. La Russa, Mussolni (!!!), Santanché, Storace, Alemanno, hanno sempre salutato romano e solo perché non alzano la mano destra tesa da qualche anno non vuol dire che mentalmente non lo facciano.
L'Italia è un paese razzista perché esponenti dell'attuale governo hanno espresso il desiderio di sparare ai barconi pieni di gente che arrivano dall'Africa.
L'Italia è un paese razzista.


lunedì 15 settembre 2008

The Coca Cola Index

Recentemente ho avuto di che parlare del Coca Cola Index con un collega. Non ricordandomi com'era la teoria ho recuperato dal blog di IdiotaIgnorante il suo post, copiato ed incollato a memoria futura.



Qualche mese fa, in una discussione telematica su temi estremamente elevati come Civiltà, Occidente, Tradizioni, Valori, Donne Nude (no, queste ultime mancavano purtroppo), uno degli interlocutori sbottò, piuttosto incazzoso:

"Ma che vi prende? Valutate il vostro benessere da quanta CocaCola potete bervi al giorno?"

o comunque una frase dello stesso tono & argomento. Chi sosteneva quella posizione è radicalmente antiimperialista e dunque gli addentellati e i sottintesi e tutto il resto sono deducibili senza grossi problemi. Io credo di aver risposto con una battuta e poi chi se lo ricorda, il resto della discussione. Però m'è venuto in mente, questo discorso, proprio l'altro giorno nella gozzoviglia pasquale. E cioè, ha senso valutare il nostro benessere da quanta CocaCola possiamo berci al giorno? Sono arrivato ad una conclusione piuttosto rapidamente, e la scrivo bene più sotto, a fine post, per evitare che venga fraintesa.

Ragioniamoci sopra, vedrete che è semplicerrimo. Quanta CocaCola possiamo berci al giorno? Quanta ce ne pare. Questo perché la CocaCola si trova ovunque e a prezzi accessibili a tutti. In quali zone del mondo succede la stessa identica cosa? Il criterio di selezione è questo: la CocaCola deve essere disponibile in quantità sterminata a prezzi irrisori per tutta la popolazione locale, anche un barbone deve poter raccattere pochi spiccioli ed essere in grado di bersi la sua CocaCola senza problemi; e la si deve poter trovare dappertutto, bar, supermercati, rivenditori automatici, nei ristoranti, nei fastfood, ovunque. Approssimando per difetto, cioè eliminando dall'elenco tutti i posti per cui ho anche la minima incertezza, vengono fuori i seguenti luoghi: Europa, Nordamerica, Giappone, Oceania.

Tutti questi luoghi sono contraddistinti da:
- Industrialismo avanzato;
- Tecnologia a go-go;
- Medicina avanzata;
- Alfabetizzazione;
- Istruzione;
- Libero accesso alla conoscenza;
- Cibo a prezzi bassi e in grande quantità;
- Ottant'anni di vita media.

Insomma, mica male. E' tutto questo merito della CocaCola? Manco per il cazzo. Sono solo caratteristiche tipiche di un paese in cui la celebre bevanda è disponibilissima a prezzi stracciati. A sentir dire l'Eco Antiimperialista, è quella parte orribile del mondo tutta capitalista yankee merda IsDraele etc etc. In realtà, la CocaCola è un sintomo, non è una causa. E' il sintomo di tutto quell'elenco lì sopra. L'idea di finire decapitato perché credi che il tuo teocrate/signore della guerra/capo di partito/lider sia uno stronzo certamente non ci piace, e questo, guarda caso, succede in posti che non presentano, fra i sintomi, la CocaCola. Stabiliamo dunque un bel CCI, un CocaCola Index: Europa, Nordamerica, Giappone, Oceania hanno CCI 1, gli altri c'è da stabilirlo ma son messi peggio e quindi stanno più giù in graduatoria.

Naturalmente questa non è l'apologia del "migliore dei mondi possibili". Ci sono miliardate di "mondi possibili", l'equazione di Everett tanto li descrive tutti, e comunque se c'è questo non ci sono gli altri e quindi è inutile scassare tanto la nerchia. Fra i mondi esistenti, di sicuro questo è meglio, però, ahr ahr ahr. Che poi di cose da migliorare ce ne siano una betoniera lo so anch'io, come il fatto che la distribuzione della ricchezza sia iniqua e tutte queste cose. Fatto sta che ogni cultura ancora indietro, per quel che mi riguarda, ci guadagnerebbe a migliorare il proprio CCI e contemporaneamente potrebbe benissimo tenersi gran parte dei propri usi e costumi, solo aggiornandosi all'era del CCI buttando via le anticaglie e i rimasugli medievali - per dire, se l'Iran o la Cina salissero in zona CCI 1, sarebbero molto diversi da come sono oggi, sicuramente migliori grazie all'eliminazione dei propri orrendi regimi, ma ancora molto diversi da noi perché secoli di diversa cultura non passano via così a ufo.

Ed ecco che la stolida opposizione criptoluddista dei movimenti ambient-ecologist-idiot che trova adito sui vari Echi Antiimperialisti viene continuamente minata dalla sua stessa autoreferenza e deficienza. Non si riesce a capire come mai tutte le cose di cui tanto ci si lamenta, i vari demonizzati ormoni, fertilizzanti, onde elettromagnetiche, nucleare, plastica, ogm, etc etc, insomma, tutti i mostri tecnologici ricoperti di strali negli ultimi cinquant'anni, ecco, sono abbondantissimi e pervasivi in quelle zone del mondo in cui la vita media è più lunga e meno dura, e non dove si muore di stenti. Questo non significa che non si debba essere prudenti e che si possa smerdare tutto impunemente, anzi - certamente gli sprechi dissennati e l'inquinamento vanno ridotti e razionalizzati.

E quindi rieccoci a bomba.

"Ma che vi prende? Valutate il vostro benessere da quanta CocaCola potete bervi al giorno?"

Risposta: SI.

venerdì 12 settembre 2008

In fondo in fondo, il mondo non è tondo

Allora andiamo con ordine.

Mercoledì, dopo oltre due mesi di fancazzismo totale ho ripreso ad usare le scarpe coi tacchetti, ideali per correre con una palla ovale in un campo. Stranamente ero fuori forma, però Tom Gariboldi sta facendo un sacco bene e, viste le presenza al campo, credo che quest'anno potremo toglierci qualche soddisfazione (qualcuno ha detto serie B?). È ancora presto per parlare, la preparazione atletica è ancora in pieno svolgimento e la composizione dei gironi d'andata e di ritorno è ancora misconosciuta alla totalità degli atleti coinvolti, però di gente ce n'è ed inoltre stanno iniziando a salire un po' di giovani dall'under 19 per iniziare un taumaturgico ricambio generazionale. Mi secca un po' saltare alcune domeniche a causa del lavoro, però, fino a prova contraria, chi mi dà la possibilità di pagare un mutuo e di togliermi tutti gli sfizi che mi vengono in mente è Sky, e non il Rugby Rho.

E a proposito di Sky, stamattina ho fatto la mia prima rassegna stampa con alzata dal letto alle 4.00 di mattina per essere al lavoro alle 5.00. All'uscita dal box con la moto mi sono posto il problema di quale strada fare: tangenziale o strada interna? Vista la particolare situazione delle strade (no, non stava ancora piovendo), ho optato per un giro panoramico della circonvallazione con solo cinque semafori attivi in venticinque chilometri di percorso. Una leggera musica nelle orecchie proveniente dall'auricolare per tenere il ritmo de il gioco era fatto: il tour di Milano alla mattina presto era servito.
Lo ripeterò sicuramente visto che, inevitabilmente, altre occasioni di fare il turno della mattina ce ne saranno e già si prospettano per i prossimi giorni di settembre. Nel frattempo, però, mi preparo per il turno notturno di domani e domenica con uscita finale sui Navigli senza obbligo di rientro.

mercoledì 3 settembre 2008

Motörizer

Spaccano il culo ai passeri da più di 30 anni e non sembrano intenzionati ad andarsene in pensione. Questo finchè il whiskey e i decibel non decideranno che l'immortale ha avuto una vita anche troppo lunga per l'elenco di eccessi avuti finora.
L'immortale è Lemmy Kilminster mentre gli sventrapasseri sono, ovviamente, i Motörhead che tornano con un nuovo disco, Motörizer, due anni dopo Kiss of Death.



Prima di dire la mia sul disco e le canzoni ivi contenute faccio una panoramica generale sulla band brittanica. I Motörhead sono la miglior metal band di tutto il creato. Fine della panoramica.

Se non siete d'accordo se ne può parlare. Alla fine però io ho ragione e voi no.

La tracklist è potente, come da prerogativa di Lemmy e soci, suono dinamico, potenza espressiva, il tutto caratterizzato dalla classica voce roca di Ian.
Il disco inizia con Runaround man che è un rock veloce con poche pause e molte accellerate. Si prosegue con Teach you how to sing the blues, canzone nel puro stile classico di questi ragazzi britannici (ed è anche una delle migliori del disco). Non mi dilungo oltre sulle altre, ma tutte sono da sentire perché, come dicevo all'inizio, i Motörhead spaccano il culo ai passeri da oltre 30 anni e questo disco non viene meno alla loro voglia di essere la loudest band of the world.