domenica 12 aprile 2009

Dopo tre giorni...



Personalmente non è che me ne freghi gran che, non sono quello che si potrebbe definire un cattolico, né praticante né simpatizzante. La colpa è di un messaggio snaturato dei suoi contenuti nel corso degli ultimi duemila anni.
Ovviamente non c’entra nulla il messaggio ma, visto che il messaggio viene diffuso dagli uomini, è con questi, che in due millenni hanno sparso il verbo che ce l’ho.
Certo, abbiamo avuto un periodo meraviglioso dal punto di vista artistico. Difficilmente Michelangelo avrebbe fatto la Cappella Sistina o il Giudizio Universale se non avesse avuto la commissione del papa. Non avremmo la splendida architettura di San Pietro, San Giovanni in Laterano o del Duomo di Milano. Non avremmo neanche il perfetto trompe l’oil di Santa Maria presso San Satiro del Bramante. Non oso neanche pensare alla mancanza nella nostra vita del Cenacolo Vinciano. Quindi non posso fare a meno che ringraziare questa gente di chiesa per averci dato questo patrimonio artistico ma non di meno non posso che essere disgustato dalla bassezza umana fatta religione: un potere spirituale che diventa sempre più forte fino a diventare temporale, con diritto di scelta nei regnanti di questo o quell’impero. E se non avevi il favore del vescovo, del papa o del cardinale eri fottuto, ti si ribellava gente contro. Chiedetelo a Enrico IV.
Ho una mia personale opinione, ma sono abbastanza convinto nel credere che se non ci fosse stata la diffusione del cristianesimo l’impero romano non avrebbe avuto il declino che ha subito dal 2° al 5° secolo.

Ai giorni nostri, il potere spirituale è sempre più confuso con quello temporale, i politici italiani si assoggettano ai dogmi di un uomo che dice di parlare per intercessione divina, i fedeli seguono scrupolosamente le indicazioni di voto alle elezioni e ai referendum. Non serve più che ci sia uno Stato della Chiesa, basta avere in mano le coscienze dei cittadini.

Recenti episodi mi hanno fatto (e mi stanno facendo) pensare seriamente a compilare e spedire una buona volta per tutte il modulo per lo sbattezzo. Perché non l’ho ancora fatto? Molto probabilmente pigrizia, ma anche la consapevolezza che una volta fatto non posso tornare che la preclusione alla mia figura di testimone e padrino (qualora venisse richesta).

In ogni caso tutto questo è per augurare, a chi ci tiene, una buona Pasqua, perché un conto è avere rispetto per chi è cattolico, ed un conto è avere rispetto per chi i cattolici catechizza.

La vignetta con cui ho aperto questo post è tratta dal numero 70 di Rat-man Collection intitolato Ratto. In una bilogia combinata con il numero successivo, Leo Ortolani fa la parodia a Rambo (in particolare richiama molto l’ultimo della serie), ma fa anche un sana critica all’ipocrisia governativa e sacerdotale dietro le belle parole religiose (Pensavo di aver visto il volto di Gesù nei poveri, ma mi sbagliavo) e non posso fare a meno di consigliarne la lettura.


Nessun commento: