venerdì 14 marzo 2008

Flower of Scotland

Domani è l'ultima giornata del Torneo e, come a voler rendere il tutto più intrigante, ci sono due partite decisive. La prima, Galles - Francia, stabilirà chi delle due vincerà il Championship (la Francia per vincerlo deve battere i Dragoni con uno scarto superiore ai 18 punti). La seconda è Italia - Scozia che stabilirà se gli Azzurri vinceranno il famigerato cucchiaio di legno.

La Scozia è un piccolo stato dalla grande cultura rugbystica. Un tempo grande fra le grandi è ora un movimento sull'orlo del collasso. L'avvento del professionismo ha portato ad innalzare il livello atletico al quale la federazione scozzese ha saputo rispondere solo in parte.
Tre franchigie con cui giocare la Celtic League (fra Galles ed Irlanda) di cui due fallite ha portato alla fuga dei giocatori nei campionati stranieri e ad un impoverimento della base del movimento, i vivai, che servono a garantire il ricambio generazionale. Per contro, questo è il grande vantaggio dei giocatori del Cardo. Perché chi indossa la maglia blu scuro lo fa per un senso di appartenenza, per un moto d'orgoglio, per ribadire le proprie origini e, sapendo qual'è la situazione federale, giocano perché si sappia che il rugby scozzese è un vulcano dormiente pronto ad eruttare, esattamente come settimana scorsa con l'Inghilterra quando, a fine partita, il risultato era 15-9 a favore dei blu.

1 commento:

Anonimo ha detto...

vintoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo