giovedì 27 marzo 2008

E casa sia!

Avevo promesso un post per descrivere la casa che a breve porterà il mio cognome. Ho pensato bene di fare una piantina a memoria. Molto approssimativa e un po' sproporzionata ma, insomma, la casa è questa bene o male.




martedì 25 marzo 2008

Ciganer-Albeniz Caz-in-cul

Bene, non ne avete avuto abbastanza della lavstori fra Nicholas Sarchiapone e Carla Bruna-se-non-ci-credi-ti-faccio-controllare-il-pelo-pubico? Non ne avevate abbastanza degli sms da sfigato che il Presidente fronscese inviava alla ex-moglie Sesili-ah?
Sì? No? Qualunque sia la risposta ora non potete perdervi l'ultima, immancabile puntata nella quale la cornuta Ses (per le amiche, ma soprattutto per gli amici) si risposa con Tizio-che-non-conosco-e-che-sinceramente-non-mi-interessa. E se si poteva sopportare una cosa del genere su Sarcazzone in quanto capo di stato (e per una volta i francesi hanno il mio sostegno morale), la domanda (spontanea) che ci si può porre è: chi stracazzo se ne sbatte della cornuta?

domenica 23 marzo 2008

It's a sensation

Sebbene abbia un buon rapporto con i miei, i quali non mi hanno fatto mai mancare nulla (e ammetto che ho preso senza aver ringraziato abbastanza), ho sempre avuto pochi punti d'incontro con mio padre forse dovuto al fatto di avere la stessa testardaggine e di essere di due estrazioni sociali diverse. Io cittadina da anni '80, lui contadina da anni '60.
Oltre ai punti d'incontro, man mano che il tempo passava, io crescevo e quant'altro, ci sono state anche poche occasioni per passare del tempo assieme. Io e lui. E basta.
Ieri, complice la moto nuova, alcuni impegni pomeridiani che sono andati a farsi friggere (oserei anche dire purtroppo) e la bella giornata, siamo partiti in quel di Paderno in direzione Bergamo andando, con la scusa di fare visita ai suoi fratelli, a fare un giro.
Il pomeriggio è passato piacevole, forse un po' troppo velocemente e mi sono goduto il momento esclusivo.


venerdì 21 marzo 2008

Pasqua: istruzioni per l'uso

Recentemente mi è capitato di vedere una puntata di South Park riguardante il film La passione di Mel Gibson. La trama, molto velocemente, si basa sul fatto che Stan e Kenny erano andati a vedere il film e, non soddisfatti, chiedevano indietro i soldi del biglietto. Kyle chiedeva scusa, in quanto ebreo, a Cartman, eccetera eccetera. Con tutta l'aura di cazzutaggine alla quale ci hanno abituato stan, Cartman e compagni, alla fine dalla puntata, quando i cattolici guidati da Cartman stanno per venire alla mani con la comunità ebrea di South Park, Stan riesce a farli smettere dicendo che dovrebbero basare la loro fede non sulla morte di Gesù, ma su quello che ha insegnato.
E la cosa mi ha fatto un'attimo pensare. Non da cattolico, visto che non lo sono, ma da un punto di vista analitico.
La festività cristiana più importante è la Pasqua. Come ci è stato narrato innumerevoli volte, Gesù arrivò a Gerusalemme la Domenica delle Palme che è una settimana precedente alla pasqua ebraica. Qua viene accolto, qua viene tradito, qua viene arrestato, qua viene fustigato, qua viene crocifisso, qua si compie il suo destino. In chiave simbolica rappresenta alla grande il pensiero cristiano della redenzione e della salvezza post mortem. In chiave letterale... ci si rende conto che si celebra la tortura e la morte di una persona della quale non sappiamo se è realmente esistita e, se si analizzano due milleni di cristianesimo, possiamo notare che sulla sofferenza delle persone (quelle che non contavano un cazzo, ovviamente) la Chiesa ha costruito il suo potere. Se soffri sei nel giusto, se sei felice e ti diverti sei nel peccato.
Personalmente lo ritengo un comportamento non proprio corretto visto anche che, sempre nei due millenni di cui prima, lo stato pontificio ha saputo usare e ottenere anche il potere terreno, oltre che spirituale.
La domanda, per concludere dopo tutto questo mega pippone, è: È normale basare la propria fede sul dolore, sulle privazioni e celebrarla tramite la rievocazione della morte del proprio profeta piuttosto che basarsi su quello che, effettivamente, diceva ed insegnava?
A me, personalmente, no. Ora giro la domanda a voi.


giovedì 20 marzo 2008

Nicolas Sarkozy di nuovo in calore

19 marzo 2008, Parigi
Anche voi avevate tirato un respiro di sollievo pensando che non avreste più sentito parlare di quel pupazzo di carne di Nicolas Sarkozy e di dove andava ad infilare il suo piccolo pene francese? Spiacenti ma sembra che l'eroe che tanto avete apprezzato nei millemila servizi di Studio Aperto (una stima lo indica secondo solo al simpatico Knut) stia tornando alla ribalta grazie alle sue avventure sessuali fuori dal comune.

Dopo essersi scopato alla grande la bella, brava e forse forse anche un po' mignotta Carla Bruni, l'affascinante Sarkozy (uomo che tutte le nostre madri avrebbero voluto essere) è tornato subito in sella al suo pene lasciandosi fotografare con il cetriolo infilato nel decolleté della sua nuova fiammante fiamma, l'italiana Vladimir Luxuria, incontrata durante un summit politico.

Le foto dei paparazzi hanno immortalato Sarko avvinghiato alla bella Luxuria mentre la povera Carla Bruni se ne stava a guardare la scena canticchiando la celebre "Bang Bang", che in questi tempi ci ha tritato il cazzo a piccoli dadini durante la pubblicità di una nota marca di preservativi olografici.

Sicuri che vorrete saperne di più, vi invitiamo a visitare regolarmente questi lidi per apprendere tutte le ultime news sulla coppia del momento.

mercoledì 19 marzo 2008

Goodbye Mr. Clarke

A volte bisogna ringraziare qualcuno e, parecchie di queste volte, il ringraziamento arriva troppo tardi perché la persona lo possa sentire.
Credo sia doveroso ringraziare Arthur C. Clarke per tutto quello che ha fatto alla letteratura di fantascienza e, indirittamente, per il cinema.
Arthur C. Clarke è morto oggi alla veneranda età di 90 anni e chiunque abbia in mano un cellulare, un'iPod, un computer o anche solo la chiavetta del caffè dovrebbe essergli riconoscente perché senza le sue visione futuristiche non avremmo oggetti simili. O magari sì, ma molto meno belli.


martedì 18 marzo 2008

St. Patrick Day

Ieri mi sono dimenticato di dire una cosa, di postare un'augurio, sperando che a farlo con 13 ore di ritardo non si offenda nessuno.

Ieri era San Patrizio, patrono d'Irlanda, e, come ogni 17 marzo, in Irlanda è festa nazionale e si festeggia a base di Guinnes. Ieri, eravamo tutti un po' irlandesi.

domenica 16 marzo 2008

Di Scozia, Verbania e Good Fellas

Week-end rugbysticamente inteso. Ma andiamo con ordine.

Italia - Scozia. Gli Azzurri vincono il decisivo per evitare il Cucchiaio di legno nel match finale del Torneo delle 6 Nazioni contro la Scozia. Una partita intensa, non ineccepibile, ma sentita e giocata. I nostri sono superiori in mischia al punto di costringere gli avanti scozzesi a far crollare due volte il raggruppamento a 5 metri dalla loro linea di meta. L'arbitro punisce e capitalizziamo una meta tecnica. IL primo tempo si chiude 10-17 con una meta sullo scadere.
Nella ripresa l'Italia è carica e vogliosa di fare bene. Dopo 20' Parisse trova un intercetto corre, fissa due uomini e passa la palla a Canale che, probabilmente memore dei due errori a Cardiff e Parigi, non fa avanti ma, invece, porta la palla in mezzo ai pali. 17 pari. Un calcio piazzato a testa e si va 20 pari a 10 minuti dalla fine. A 30'' dalla fine Marcato trova lo spazio ed il tempo di fare un drop che si infila in mezzo portando al risultato finale di 23-20.
Una grande Italia e un grande allenatore, Nick Mallet, che ha avuto l'umanità di commuoversi ed abbracciare uno ad uno tutti i giocatori. Ora ne sono sicuro, sotto la sua guida la nazionale potrà fare molto.

Verbania - Rho. Vinta. Non c'è molto altro da dire anche perché so che non interessa a nessuno, però il terzo tempo è stato molto bello con chitarra e canti.

Good Fellas - Varese. Oggi, dopo la trasferta a Verbania, c'è stata una partita in memoria di un compagno di squadra, Andrea. Il risultato è favorevole alla selezione di giocatori del Rho che hanno giocato con lui. Un onore ed un piacere aver giocato per lui in questa occasione.

venerdì 14 marzo 2008

Flower of Scotland

Domani è l'ultima giornata del Torneo e, come a voler rendere il tutto più intrigante, ci sono due partite decisive. La prima, Galles - Francia, stabilirà chi delle due vincerà il Championship (la Francia per vincerlo deve battere i Dragoni con uno scarto superiore ai 18 punti). La seconda è Italia - Scozia che stabilirà se gli Azzurri vinceranno il famigerato cucchiaio di legno.

La Scozia è un piccolo stato dalla grande cultura rugbystica. Un tempo grande fra le grandi è ora un movimento sull'orlo del collasso. L'avvento del professionismo ha portato ad innalzare il livello atletico al quale la federazione scozzese ha saputo rispondere solo in parte.
Tre franchigie con cui giocare la Celtic League (fra Galles ed Irlanda) di cui due fallite ha portato alla fuga dei giocatori nei campionati stranieri e ad un impoverimento della base del movimento, i vivai, che servono a garantire il ricambio generazionale. Per contro, questo è il grande vantaggio dei giocatori del Cardo. Perché chi indossa la maglia blu scuro lo fa per un senso di appartenenza, per un moto d'orgoglio, per ribadire le proprie origini e, sapendo qual'è la situazione federale, giocano perché si sappia che il rugby scozzese è un vulcano dormiente pronto ad eruttare, esattamente come settimana scorsa con l'Inghilterra quando, a fine partita, il risultato era 15-9 a favore dei blu.

lunedì 10 marzo 2008

Ok, il prezzo è giusto

Sabato non ho avuto modo di vedere le partite del 6 Nazioni per un semplice motivo. Ero in un'agenzia immobiliare per fare una proposta d'acquisto.

Stamattina mi chiama l'agente per farmi sapere che la proposta è stata accettata. Sono un futuro proprietario di casa. Quando mi riprendo dallo stato confusionale scriverò qualcosa di più dettagliato.


venerdì 7 marzo 2008

La storia di Grenoble

La Francia è un'avversaria ostica. Un cultura ovale diversa l'ha portata ad essere distanti anni luce avanti a noi. 29 partite giocate, 28 perse. 1 vinta. E di quella vittoria voglio raccontare nel consueto omaggio pre-partita

Il 22 marzo 1997, dopo anni di cocenti sconfitte contro Francia A e B (la seconda e la terza squadra nazionale), la federazione italiana riesce ad ottenere dall'equivalente francese, un test match con la nazionale maggiore fresca vincitrice dell'allora 5 Nazioni. Il teatro di guerra è a Grenoble. Fra i giocatori italiani c'erano nomi come Giovannelli, Cutitta, Dominguez, Troncon, Francescato, la generazione d'oro del rugby italiano.
Alla frontiera i gendarmi cercano di svilire la spedizione azzurra. "Tanto perdete, che ci andate a fare?" dicono. Coste, l'allora ct, ribatte che è tutto da dimostrare.
La partita finì 40-32 per gli Azzurri facendoli entrare nella storia e nel Torneo delle Nazioni tre anni dopo.

mercoledì 5 marzo 2008

Baraclinton

Gli americani, presi singolarmente, non sono delle brutte persone. Ci sono un sacco di onesti lavoratori e simpatici compagnoni. Quando però si guarda alla massa si vedono gli stereotipi. Il McDonald e la conseguente obesità, il lusso sfrenato delle star e la condizione disagiata dei meno abbienti, la sanità che se non te la puoi permettere non ti curano alla faccia di Dr. House e E.R.
L'unica grande verità degli americani è che hanno una fame di potere insita in ognuno di loro che cresce esponenzialmente se il posto ricoperto nella scala gerarchica è maggiore. Questa fame ha portato alla creazione di un sistema elettorale fichissimo. Non parlo del presidenzialismo, quello di per sè è una normalissima variante di governo tra le più pericolose, ma delle primarie che, abbastanza malamente, quelli del PD hanno cercato di copiare qua da noi.
L'idea è forte: due o più persone si candidano per quel partito e, come se fossero in campagna elettorale, si scontrano a base di comizi, confronti televisivi, elezioni. In questo modo viene eletto il candidato che meglio convince il pubblico, la massa. E la giostra non è ad uso e consumo di un solo partito, ma di tutti i partiti che vogliono concorrere alla Casa Bianca. Di per sè, questa cosa, è splendida, l'incarnazione materiale della democrazia. Poi, invece, si assistono a colpi bassi come il prestare attenzione al nome di uno dei candidati o a scurirne la pelle negli spot. I riferimenti, ovviamente, sono tutti per la campagna diffamante di Hillary Clinton nei confronti di Barak Hussein Obama e mi viene lecitamente da chiedere fino a dove può spingersi un uomo o una donna pur di assicurarsi una title shot alla poltrona della stanza ovale.

martedì 4 marzo 2008

Riesumato il corpo di Padre Pio

3 marzo 2008, Foggia
Ieri notte è stato finalmente riesumato il corpo del celebre Padre Pio, idolo delle teenager in tutto il mondo prima dell'avvento di Federico Moccia. Eseguita in tarda serata per ragioni contrattuali con Porta a porta, l'esumazione del cadavere spellacchiato del santo di Pietralcina ha suscitato grande commozione nel mondo dei devoti, ma soprattutto in quello dell'auditel.

L'esumazione seguita in diretta da Bruno Vespa infatti ha superato di diversi punti la finale di Sanremo, del giorno prima, spingendo Pippo Baudo a confermare immediatamente alle reti televisive di aver già preso accordi con l'etichetta discografica di Padre Pio per farlo partecipare come ospite al prossimo festival della canzone itagliana.

Sconcerto nella notte per le rivelazioni del dottore incaricato di una prima veloce autopsia del cadavere, che hanno fatto gridare immediatamente al miracolo i fedeli di tutto il pianeta. "Scavando nei brandelli di carne putrefatta ci siamo subito resi conto che le stimmate non erano più visibili", ha affermato l'eminente laringoiatra di Bari "Ma con stupore abbiamo dovuto constatare anche la scomparsa del pene del santo. Ad una prima analisi, in conclusione, il corpo di
Padre Pio è risultato essere quello di una donna". Si attende naturalmente il referto medico ufficiale che confermi l'incredibile scoperta, che costituirebbe una prova innegabile del potere miracoloso del santo.

domenica 2 marzo 2008