venerdì 20 febbraio 2009

Chiamate l'elettricista...

È 30 giorni che siamo al buio. Così ieri sera ho avuto modo di vedere 30 giorni di buio, film tratto dal fumetto 30 day of night (che è sostanzialmente anche il titolo originale del film, ma qua s’è pensato bene di adattarlo in buoi).



La trama, molto semplicemente, parla di una cittadina (oddio più un’accrocchio di case) in un buco di culo oltre il circolo polare artico dove, una volta all’anno per un mese intero, non sorge il sole. Tutto questo diventa una condizione naturale per un gruppo di vampiri che arriva in città a pasteggiare a base di sangue umano. I sopravvissuti devono barcamenarsi per evitare di diventare cibo per i succhiasangue. E basta. Mica vorrete che vi dica la fine?

Premesso che il fumetto non ho avuto il piacere di leggerlo, e di conseguenza non posso dire quanto il film sia stato fedele all’originale, ma la pellicola ha il gradevole pregio di farti restare incollato per vedere come va a finire. L’atmosfera del film è pervasa dall’angoscia dei protagonisti di essere stati testimoni dell’eccidio dei loro concittadini ma, come si conviene ad un film horror, anche di non fare la stessa fine. I vampiri sono resi ampiamente bene, sono sporchi, brutti e cattivi, ma vestono elegantemente.



Non è, a mio avviso, un film da vedere al cinema, ma possibilmente a casa (scaricato o in dvd). Luci spente e audio a manetta sono graditi.

1 commento:

Anonimo ha detto...

A me non è piaciuto un cazzo, eppure è il genere di film che DOVREBBE piacermi.
Personaggi di merda, dialoghi di merda, troppe poche esplosioni con pezzi di carne volanti, carenza di tette.