Oggi si chiudono le votazioni. Avrei voluto parlare, nelle settimane passate, del voto utile, inutile, disgiunto, congiunto e suocero. Non l'ho fatto. Avrei dovuto parlare anche dello splendido concerto degli Hives al quale ho assistito sabato scorso prima che, nella notte, il padre del mio miglior amico se ne andasse. Ho ritenuto che fosse poco simpatico parlare di Pelle Almqvist che saltava ovunque come un novello Mick Jagger o del chitarrista Nicholaus Arson, bravo ma che se la tirava come pochi.
Nel corso della settimana ci sono state anche un paio di sparate del nano Arcolo che mi hanno tentato dal rompere il silenzio. Una fra tutte: la volontà di rinunciare alla camera purché il Presidente della Repubblica si dimettesse. Avrei voluto rispondere che anch'io rinuncerei volentieri al soggiorno se Berlusconi si levasse dai coglioni.
Ora la settimana è passata e il normale tran tran della Panchina riprenderà. Ho perso delle cose per strada (a livello di ispirazioni per scrivere), ma spero di trovarne di nuove nei prossimi giorni.
2 commenti:
Fuma-Fuma, mi dispiace per i tuoi casini e i tuoi dolori. Ora ne abbiamo un altro da condividere in silenzio. Il Politometro è abbastanza chiaro. Non siamo un popolo laico e progressista... siamo un popolo di maleducanti, ignoranti, ladri, buffoni, mazzettari. Un popolo di merda insomma. Comincio a cercarmi una residenza all'estero.
L'affermazione non è proprio esatta. Prima bisognerebbe chiedersi: Siamo un popolo?
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