Quella che ho visto oggi è stata sicuramente la migliore Italia della tourné australe. Dopo la deludente prima prestazione contro gli australiani ed aver tirato fuori le palle nella seconda partita sette giorni dopo, gli Azzurri si apprestavano ad incontrare gli All Blacks non al massimo della loro forma e piena zeppa di rincalzi (se di rincalzi si può parlare quando si parla dei tuttineri) per far fronte agli infortuni e alle assenze di lusso dei vari Richie McCaw, Ali Williams, Dan Carter. Gente che, comunque, fa il suo sporco lavoro e lo fa bene.
L'Italia placca, difende sulla linea e anche oltre la linea del vantaggio. La Nuova Zelanda perde palla, fa avanti, rimane schiacciata nella propria metà campo per buona parte della partita ma in fondo sono la squadra più forte del mondo e se lo ricordano in tre occasioni quando giocano da All Blacks. Gli Azzurri arginano come possono, a volte anche evitando il peggio, ma comunque quelle tre fiammate portano a tre mete mentre il ruolino delle nostre marcature rimane a zero, ad esclusione dei due piazzati di McLean.
Dispiace per il risultato che probabilmente riflette poco lo sforzo profuso in campo, ma 27 a 6 è un punteggio da guardare con ottimismo proprio per quello che si è visto dal XV italiano.
Ora l'Italrugby deve mantenere questo standard per i prossimi impegni internazionali a novembre quando ospiteremo gli All Blacks a San Siro
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