lunedì 30 giugno 2008

Another brick in the wall

Bene. Come recita il titolo, un'altro mattone è stato posizionato nel muro della vita. Il ventinovesimo per la precisione. Ed è meno uno a 30. Non che la cosa mi spaventa, è già un paio di anni che mi stanno venendo in mente per celebrare la fatidica data (ed ovviamente non dirò nulla fino ad allora perché non avrebbe senso).
Come tutti i compleanni (mi auguro per chiunque) è stata una giornata all'insegna dei vari messaggi d'auguri. Via sms, via mail o tramite una telefonata. Tutti graditi, alcuni un po' inaspettati, ma comunque graditi. Fra i vari messaggi ricevuti ho piacere di riportare quello di Marcello Cavalli, autore, assieme al cugino Michele Ampollini, dei Ragguardevoli Sabati Sera e della serie animata di Rat-man (con l'onnipresente supervisione del Sommo)

Per carità, tutti i membri del RMFC sono uguali, ma il Fuma per impegno e dedizione è tra quelli un po' più uguali di altri.
Non me ne vogliano gli altri uguali a tutti noi uguali, ma a quel ragazzo lì devono andare degli auguri molto più uguali che ad altri.


E se altri se la prendono... è uguale

Brindisi

Dopo una settimana di post strani per molti, ma che per alcuni hanno un significato decisamente notevole, eccoci arrivati alla conclusione. Domani qualcosa sarà cambiato, o forse no, ma intanto una tacca è stata aggiunta.

Agli amici assenti, agli amori perduti, agli antichi dei, e alla stagione delle nebbie, e che ognuno di noi possa sempre dare al diavolo ciò che gli spetta!


sabato 28 giugno 2008

Dream

Sogno degli Eterni: ah, ecco un enigma.

Nell'aspetto (e noi non percepiamo altro che l'aspetto degli Eterni, così come vediamo la luce scintillare da una minuscola sfaccettatura di una qualche enorme pietra preziosa perfettamente tagliata), è magro come un chiodo, con una carnagione del colore della neve che cade.

Sogno fa collezione di nomi come altri collezionano amici; ma si concende solo pochi amici.

Se c'è qualcuno a cui si sente più vicino, questa è sua sorella maggiore, che vede solo di rado.

Molto tempo fa, in sogno, venne a sapere che un giorno per ogni secolo Death assume sembianze umane, per meglio comprendere l'essenza delle vite che lei stessa porta via per assaporare il gusto amaro della mortalità: questo è il prezzo che deve pagare per essere colei che divide gli esseri viventi da tuttot ciò che è stato prima, tutto ciò che verrà dopo.

Sogno rimugina su questa storia, ma non le ha mai chiesto se è vera. Forse teme la risposta.

Di tutti gli Eterni, fatta eccezione forse per Destino, Sogno è il più cosciente delle proprie responsabilità, il più meticolo nella loro esecuzione.

Sogno proietta un'ombra umana, quando gli viene in mente di farlo.


venerdì 27 giugno 2008

Delirium

Delirio è la più giovane degli Eterni.

Emana un odore di sudore, vino acido, ore piccole, cuoio invecchiato.

Il suo reame è vicino e si può visitare; tuttavia, le menti umane non sono state create per comprenderne i meccanismi e quei pochi che vi si sono recati non sono stati capaci di riportare niente di più che qualche raro frammento.

Il poeta Coleridge sosteneva di averla conosciuta intimamente, ma egli era un bugiardo incallito, e a tal proposito, così come per molte altre cose che ha dichiarato, non possiamo far altro che dubitare della sua parola.

Il suo aspetto è il più mutevole tra tutti gli Eterni che, nel migliore dei casi, sono idee avvolte in sembianze corporee. La forma e il contorno della sua ombra non hanno nessuna relazione con il corpo che indossa, ed è un'ombra tangibile, come velluto antico.

Alcuni affermano che il dramma di Delirio consista nella sua consapevolezza che, nonostante sia più vecchia degli astri, più vecchia degli dei, rimarrà la più giovane degli Eterni, che non misurano il tempo come lo misuriamo noi, né vedono il mondo attraverso occhi mortali.

Altri negano tutto ciò e sostengono che Delizia non è vittima di alcun dramma, ma in questo caso parlano senza riflettere.

Perché Delirio un tempo era Delizia. E sebbene sia passato molto tempo, ancora oggi i suoi occhi sono diversi uno dall'altro: un occhio è d'un intenso verde smeraldo, screziato di guizzanti lamine argentinee; l'altro è di un colore azzurrognolo come le vene.

Chissà cosa vede Delirio attraverso i suoi occhi scompagnati?

giovedì 26 giugno 2008

Destiny

Destino è il primogenito degli Eterni; in Principio era il Verbo e fu impresso a mano sulla prima pagina del suo libro, prima ancora che fosse pronunciato.

Destino è anche il più alto degli Eterni, agli occhi dei mortali.

Alcuni credono che sia cieco; mentre altri, forse a ragione, sostengono che abbia ben oltrepassato la cecità e che in verità sia costretto a vedere: che osservi le traiettorie delle gallassie nel loro movimento a spirale attraverso il nulla, o i complessi intrecci compiuti dalle creature viventi nel loro viaggio attraverso il tempo.

Destino fa odore di polvere e di biblioteche notturne.

Non lascia impronte.

Non proietta ombra.



mercoledì 25 giugno 2008

Despair

Disperazione, sorella gemella di Desiderio, è la regina del suo desolato dominio. Si dice che nel reame di Disperazione siano sparse innumerevoli finestre, sospese nel vuoto. Ogni finestra si apre su una scena diversa, corrispondendo, nel nostro mondo, a uno specchio. A volte, guardandovi allo specchio, sentirete addosso gli occhi di Disperazione, la sua presa che vi aggancia e vi dilania il cuore.

La sua pelle è fredda e viscida; i suoi occhi sono del colore del cielo, in quei giorni grigi e piovosi che sbiadiscono il mondo privandolo di colore e di senso; la sua voce è poco più che un sussurro; e benchè il suo corpo non sprigioni alcun odore, la sua ombra emana un lieve aroma muschiato e pungente, come la pelle di un serpente.

Molti anni or sono, una setta originaria di quello che è oggi l'Afghanistan la elesse a divinità consacrandole a santuario le stanze vuote. La setta, i cui membri si diedero il nome di Non Perdonati, restò attiva per due anni, finché l'ultimo seguace si tolse la vita, dopo essere sopravvissuto ulteriore sette mesi agli altri adepti.

Disperazione parla poco ed è paziente.


martedì 24 giugno 2008

Desire

Desiderio è di media statura. Nessun ritratto renderà mai giustizia a Desiderio, dal momento che vederla (o vederlo) significa amarlo (o amarla) appassionatamente, dolorosamente, escludendo tutto il resto.

Desiderio emana un odore subliminale di pesche d'estate e proietta due ombre: una nera e dai contorni netti, l'altra diafana e perennemente tremolante, come l'aria della calura.

I sorrisi di Desiderio sono sprazzi di luce, come lo scintillio della lama di un coltello. E ci sono altri aspetti di Desiderio taglienti come la lama di un coltello.

Mai posseduto/a, è sempre lei/lui a possedere. Ha una carnagione pallida come fumo, e occhi fulvi e penetranti come un liquore ambrato e inebriante: Desiderio è tutto cioè che si possa mai bramare. Chiunque voi siate. Qualunque cosa voi siate.

Tutto

lunedì 23 giugno 2008

Non c'è molto da dire

Venerdì mattina ero totalmente in apnea. Respiri profondi, mancanza di lucidità e mani sudate. Tutto questo fino alle 14.10 quando ho preso la moto per andare al luogo dove avrei fatto il rogito.
Arrivo e scopro che mio padre è stato borseggiato dei documenti in metropolitana. Del resto se uno ha il borsello a tracolla e lo tiene dietro la schiena non è che si può aspettare di meno. Ma pazienza, meno male, piuttosto, che non aveva l'assegno della banca per coprire la cifra richiesta all'estinzione del mutuo dei precedenti proprietari! Sarebbe stata una bella sorpresa!
Comunque, durante l'atto ero più che tranquillo, quasi mi spaventavo. In un istante di pazzia sono riuscito a fare anche delle battute in presenza del notaio come il certificare che mio padre lo fosse realmente (ed io a rispondere: così mi hanno detto fino ad adesso).
Risultato: sono un neo-proprietario di casa. E me ne compiaccio.

Concludo dicendo che per la prossima settimana non ci saranno post scritti ex-novo. Ne ho preparato una serie che dureranno fino al 30 giugno. Mi auguro che siano di vostro gradimento. O quantomeno so che Scacca e Nicola apprezzeranno.

venerdì 20 giugno 2008

Cosa?

Ci stiamo cacando sotto!
Cosa?
Ci stiamo cacando sotto!
Coosaaa?
CI STIAMO CACAAANNDOOOO SOTTOOO!!!

Ecco. Avete presente la celeberrissima battuta di Aldo, Giovanni & Giacobbe? Ecco. Un po' mi sento così a poche ore dall'ora X.
Mi vien da rispondere
La paura è a 90° e mi preparo a inchipettarla
o quantomeno ci proverò, però sento l'adrenalina salire man mano che i minuti passano.

Se riesco a tornare in possesso delle mie facoltà mentali (ma ne dubito, sono già scarse adesso) dopo la sequenza infinita di firme proverò a scriverci su qualcosa.

giovedì 19 giugno 2008

Hate to say I told you so

Poche ore ancora è la frittata sarà fatta. Mi lascio a memoria futura il video degli Hives, Hate to say I told you so che, grossolanamente, vuol dire Odio dire che te l'avevo detto. Il che mi servirà nei momenti duri a ricordarmi che, in fondo, me la sono cercata.


martedì 17 giugno 2008

Countdown... -4

Stasera, volenti o nolenti, si assisterà ad un'altra, ennesima, finale fra Italia e Francia. E poco importa che dall'altra parte ci sia pronto il biscotto, lo stufato o un vibratore. Di fronte ci saranno sempre i soliti stupidi fronscesi che, alla fine, tanto stupidi non sono.
A me, importa una sega. Sabato 21 la nostra Italia, quella ovale, affronterà i campioni del mondo in carica: gli Springboks sudafricani. E sarà interessante vedere i nuovi innesti, la crescita del gruppo e quant'altro in vista della successiva partita con l'Argentina, reduce da una sconfitta casalinga con la Scozia.

Ieri sera, invece, è stata presentata la futura stagione del Rugby Rho. Nuovo allenatore, Tom Gariboldi, e nuovo regime, tant'è vero che alla prima uscita ci è toccato fare un test di cooper, scatti da 60 metri cronometri, scatti da 30 metri cronometrati e per dessert una serie di sei esercizi da fare in coppia. Insomma, una bella mazzata da inizio stagione. Peccato che si fosse al 16 giugno! Comunque va bene, non è un problema. Vorrà dire che si lavorerà meglio e si renderà meglio in partita.

Nel frattempo il countdown all'ora X (vedi rogito) continua. I piccoli tasselli fuori posto stanno trovando la loro locazione e quello che non lo è ancora è in procinto di esserlo.

lunedì 16 giugno 2008

Countdown... -5

Oggi è lunedì e alla fine di questa settimana, qualcosa sarà cambiato nella mia vita. No, non sto parlando dell'imminente epilazione completa del mio cranio, bensì del fatto che quando venerdì il sole avrà fatto il suo lavoro e starà andando a farsi una trombata alla faccia della luna io avrò più di 100.000 euro da pagare nell'arco di 25 anni, una casa da arredare, elemosina da chiedere, ma soprattutto una cazzo di fottuta abitazione tutta mia!
È normale che non riesca a stare nella pelle man mano che si avvicina il momento fatidico?



Nel frattempo, a seguito del consiglio disinteressato di Idiota Ignorante, che potete leggere qui, ho iniziato l'ascolto di Nostradamus, concept album dei Judas Priest e, considerando che è la prima che li ascolto di mia iniziativa, il risultato non è affatto male, un grande impatto sonoro incentrato sulla figura, un po' fraudolenta, di Nostradamus (come potete leggere qui e qui).

domenica 15 giugno 2008

Castelli

Se hai costruito castelli in aria hai fatto bene. È dove devono stare. Ora però mettigli le fondamenta

- Henry Thoreau -

giovedì 12 giugno 2008

martedì 10 giugno 2008

Chiarimenti

Mettiamo in chiaro una cosa: a me Pino Daniele fa cagare. E non lo dico a livello tecnico. È bravo a strimpellare con la sua chitarra. A me, di Pino Daniele, irrita la voce. Quella voce acuta che non è nè carne nè pesce. Non è una voce particolare. Quella di Lemmy è una voce particolare, quella di Paul Stanley è particolare, persino quella di Orietta Berti è particolare, ma non quella di Pino Daniele. Non è un voce, gristiddioincroce. Non ha un'estensione vocale ed è perennemente in falsetto ed io, i falsetti, riesco a farmeli accettare solo da Stefano Belissari (e soci) e Dario. Cazzo, quasi preferisco i Hokio Totel a Pino Daniele. No, ok, adesso ho esagerato. Anche Pino Daniele ha una sua dignità e sarebbe una grande offesa alla sua tecnica paragonarlo agli Osaka Motel. Non di meno Pino Daniele mi fa dimorto cagare. E questa è l'unica verità, quella che è là fuori.

giovedì 5 giugno 2008

Presa di posizione da parte dell'On. Mussolini

5 giugno 2008, Roma, Palazzo del Male: L'on. Alessandra Mussolini esprime davanti alla Camera dei Deputati il suo disappunto per il confino delle befane nelle ultime poltrone di Montecitorio. "Dalla Curva Nord non si riesce a vedere bene il maxischermo" - commenta la nipote di Nostradamus - "l'audio fa schifo e l'unica comodità è che anche se siamo struccate la televisione non ci inquadra mai". Pronta la replica di Pierferdinando Casini: "Smettetela di rompere i coglioni e tornate a dormire come tutti gli altri". Degno di nota l'applauso della Carlucci ad un'aula ormai vuota.

martedì 3 giugno 2008

lunedì 2 giugno 2008

Another seven has gone

Come ogni anno anche il Seven di Rho è giunto al suo termine con una due giorni di rugby, birra e salamella. Forse quest'edizione è venuta uin po' sottotono per via del ponte, ma chi se ne frega; s'è giocato, s'è bevuto e s'è mangiato. Di più non potrei chiedere (per la verità qualcos'altro sì).
L avera novità è che quest'anno mi ci sono cimentato anch'io in questa variante del rugby che prevede grande prestanza fisica e grande fiato. Qualità che, ovviamente, non ho! Il risultato è però stato divertente e piacevole, forte anche del risultato della vittoria del Trofeo Città di Rho, che è la competizione di fascia bassa (che quella alta, il Memorial Umberto Casati, se lo son vinto una squadra inglese).
Danni fisici nessuno, a parte un dente scheggiato, ma che volete, sono rischi del mestiere.

domenica 1 giugno 2008

HouseMania, il countdown continua

Come ogni evento che si rispetti, anche HouseMania ha il suo logo, come la sia omologa del wrestling. Un esercizio di stile fine a se stesso.
A questi link sono le disponibili, per il vostro divertimento, le versioni per la stampa e per il web.
Prendetelo esclusivamente come una cosa goliardica, nulla di pretenzioso o di serioso.